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Libri antichi e moderni

Daniela Magnetti, : Matteo Ferrari

Longobardi. 21 parole per conoscere e capire

Silvana Editoriale 2007,

15,00 €

Medievale Libreria

(Pavia, Italia)

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Dettagli

ISBN
9788836609765
Autore
Daniela Magnetti
Editori
Silvana Editoriale 2007
Curatore
: Matteo Ferrari
Soggetto
Civiltà e popoli-Germani

Descrizione

32 pagine. Ill. colori. Spillato. Quarta di copertina: Nel 476 l'ultimo imperatore d'Occidente, Romolo Augustolo, venne deposto da Odoacre, capo degli Eruli, che, spedite le insegne imperiali a Bisanzio, dichiarò di volersi mettere agli ordini dell'imperatore d'Oriente, Zenone. Quest'ultimo nel 488 indusse Teodorico, re degli Ostrogoti, a condurre una spedizione contro gli Eruli che occupavano l'Italia, varcando le Alpi orientali. Gli scontri terminarono nel 493, quando Teodorico fece uccidere a tradimento il suo rivale Odoacre, dando inizio alla dominazione degli Ostrogoti in Italia. Nel 533 Giustiniano, imperatore d'Oriente, cercò di ricomporre l'unità dell'antico impero romano e, dopo un lungo conflitto (guerra gotico-bizantina) durato dal 535 al 553, riconquistò l'Italia che, ormai devastata dal susseguirsi delle guerre, divenne una delle province dell'Impero riunificato. La tregua durò pochi anni, perché nel 568 la penisola venne invasa dai Longobardi, una popolazione di origine scandinava che, dopo anni di migrazioni lungo il fiume Elba, si era stabilita in Pannonia sin dalla fine del V secolo. Guidati dal re Alboino, i Longobardi riuscirono ben presto a conquistare gran parte dei territori dell'Italia settentrionale, centrale e una porzione di quella meridionale. Con l'avvento di Autari nel 590, la situazione cominciò lentamente a stabilizzarsi, passando dalla politica di rafforzamento dello stato a opera di Agilulfo, secondo marito di Teodolinda, tra il 590 e il 616, alla prima raccolta di leggi scritte voluta da Rotari nel 643, fino alla politica di integrazione tra barbari e romani voluta da Liutprando tra il 712 e il 740. Il regno dei Longobardi, la cui storia è stata scritta da Paolo Diacono (un monaco benedettino longobardo), durò fino al 774, quando Desiderio fu sconfitto a Pavia da Carlo Magno, re dei Franchi.