Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Libri antichi e moderni

Nn

Libro delle Sentenze della Compagnia di S. Isidoro di Velletri. 'Nobilis artis agricolturae'

1588

2200,00 €

Bosio Giovanni Studio Bibliografico

(Magliano Alpi, Italia)

Parla con il Libraio

Metodi di Pagamento

Dettagli

Anno di pubblicazione
1588
Luogo di stampa
Velletri
Autore
Nn
Soggetto
agricoltura manoscritti, lazio velletri, rari
Sovracoperta
No
Copia autografata
No
Print on demand
No
Condizioni
Usato
Prima edizione
No

Descrizione

In 8° (cm 22x17), cc 226 (pp 452)+ carta bianca, in fine. Legatura in piena pergamena caprina affilzata sui dorsi, tit. calligrafato al dorso ed al piatto. Difetti alla pergamena con piccole mancanze al piatto anteriore, danni alla prima carta, con carta di cina applicata su mezzo foglio, sul recto perdita di testo di due cm quadrati ca , dovuti alla rottura della carta poi rinforzata. Lievi segni di umidità stabilizzata e gore, non pesanti, alle ultime cc. Manoscritto con grafia usuale corsiva, dal modulo grosso e dal peso regolare. Scarse abbreviature, secondo l'uso dell'epoca. Lingua italiana e latina, alternativamente, a seconda delle parti del documento. normalmente sono in volgare i deliberati della compagnia e le deposizioni dei testi nelle controversie, in lingua latina la narrativa dei documenti ed i dispositivi. Si tratta del libro delle sentenze della Compagnia di San Isidoro di Velletri. Dalla carta 1, verso si evince il segno di tabellionato del notaio rogante, Domenico Bertonus. Dalla carta 2 si evidenzia il luogo in cui ha sede la Compagnia, 'Velli', Velletri. La prima adunata è del 10 Agosto 1588, in essa intervengono i nuovi consoli 'nobilis artis agricolturae', Gregorius Gregnus e Horatius Cellius, in sostituzione dei consoli decaduti. I nuovi consoli richiedono ai vecchi 'li capitoli della detta arte' ottenendo 'chè in man loro detti capitoli non ce ne sono nè ci sono mai stati in Velletri'. Pertanto 'non parendo bene nè giusto che si debbi vivere a capriccio delli huomini ma si bene raportarse a quello che la seme di Pio V concesse alli Romani' si decide di supplicare Mons. Farnese affinchè 'ne vogli fra gratia che detti capitoli come di sopra siano osservati in Velletri et che i sopraddetti giudici non habbino sopra le cose ch'in detti capitoli se contengono giurisditione nessuna.' 'Unicum' ricco di informazioni per quanto riguarda l'onomastica, la toponomastica, la pratica e le tecniche agricole, viti-vinicole e zootecniche.'