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                            Anno di pubblicazione
                        
                        
                            
                                2011
                            
                        
                     
                
                    
                
                    
                        
                            Autore
                        
                        
                            
                                Friedrich Heinrich Jacobi
                            
                        
                     
                
                    
                
                    
                        
                            Soggetto
                        
                        
                            
                                Istituto Italiano per gli Studi Filosofici Press
                            
                        
                     
                
                
                    
                
            
             
         
        Descrizione
        
            Per la prima volta in edizione italiana con testo originale tedesco, un classico della filosofia europea «che ha fatto epoca». L’opera infatti costituisce il primo documento del nichilismo moderno. La soluzione che Friedrich Heinrich Jacobi propose nella Lettera è rimasta tuttavia in larga misura nell’ombra presso la critica italiana ed europea. L’attenzione degli studiosi si è invece soffermata con maggiore insistenza sul dibattito tra Fichte ed Hegel. Ben consapevole di ciò, lo stesso Jacobi scrisse al filosofo di Jena: «Davvero, mio caro Fichte, non mi dispiace affatto che lei, o chi altro, voglia chiamare chimerismo quanto io, con l’ingiuria di nichilismo, rivolgo contro l’idealismo». Un testo fondamentale anche per la comprensione della “teoria della ragione” che Jacobi maturò durante gli anni di studio in un serrato confronto con i maggiori esponenti della filosofia a lui contemporanea. «Ho esibito il mio non sapere in tutti i miei scritti», scrisse nel 1799. «Per vero, io intendo qualcosa che è prima ed oltre il sapere; ciò che, anzitutto, dà valore al sapere e alla facoltà del sapere, la ragione. Essa è diretta, esclusivamente, a ciò che è nascosto sotto i fenomeni, al loro significato, all’essere che fa mostra di sé soltanto nell’apparire, ma che deve pur trasparire nei fenomeni, se questi non devono essere dei fantasmi in sé, dei fenomeni del nulla». La presente traduzione offre per la prima volta al lettore italiano la Lettera a Fichte di Jacobi nella sua prima edizione del 1799, la quale, con gli allegati che vi erano acclusi e che furono poi espunti nella successiva edizione del 1816, aveva costituito la base del dialogo epistolare tra Jacobi e Fichte seguito alla pubblicazione dello scritto. Di questo dialogo sono qui riportati i momenti più significativi in tre appendici corredate da un ampio apparato critico-filologico, che permetteranno al lettore italiano più e meno esperto di recuperare alla memoria un importante momento storico e concettuale nella costruzione della moderna identità europea ed occidentale. Ariberto Acerbi (Milano, 1974) è Professore Associato di Filosofia della Conoscenza presso la Pontificia Università della Santa Croce di Roma. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Il sistema di Jacobi. Ragione, esistenza, persona, Georg Olms Verlag, Hildesheim-Zürich-New York 2011.