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Libri antichi e moderni

Anacreonte - Saffo [Gacon François].

Les Odes d'Anacreon et de Sapho en vers françois, par le Poëte sans fard.

Fritsch et Böhm., 1712

320,00 €

Daris Libreria

(Lucca, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1712
Luogo di stampa
Rotterdam.
Autore
Anacreonte - Saffo [Gacon François].
Editori
Fritsch et Böhm.
Soggetto
Classici Greci - Bibliofilia

Descrizione

In-8° (cm16,8 x 9,7), legatura settecentesca in piena pergamena rigida con tit. in oro su tassello al dorso liscio; pp. (2)CCXI(1)-354(6). Magnifica antiporta allegorica incisa dall'olandese Balthasar BERNAERTS (attivo tra il 1711 ed il 1737) a partire da un disegno di Bernard PICART (Parigi, 1673 - Amsterdam, 1733); quest'ultimo fu tra i più acclamati creatori di incisioni nel periodo a cavallo tra i secoli XVII e XVIII. Al contropiatto Ex-libris Amadei Svajer*. Ottimo esemplare, d'illustre provenienza. Alla lunga, dotta Preface seguono i testi in greco, con ampio commento e traduzione ritmica francese. François GACON, detto 'le Poëte sans fard' (Lyon, 1667 - Asnières-sur-Oise, 1725), fu celebre poeta satirico e traduttore francese; noto per le sue satire contro Jean-Baptiste Rousseau, Houdar de La Motte, Boileau, Bossuet, Voltaire e molti altri. Fu ammesso all'Accademia di Lyon, ma non vi si recò mai; nel 1717 la sua 'Ode sur la constance de Louis XIV dans la perte de ses enfants' fu premiata dall'Académie Française, ma gli accademici si pentirono presto di tale scelta, e si rifiutarono di rimettergli il premio in forma solenne. Amedeo SVAJER (Venezia, 1727 - 1791) fu un mercante tedesco, talvolta ricordato con la grafia tedesca Amadeus o Gottlieb Schweyer. Venne educato, come molti figli dei grandi mercanti tedeschi residenti nella Serenissima, da un precettore privato proveniente dalla Germania, Johann Conrad Hofmann (1702-1756). Lo studioso trasmise all'allievo un grande amore per la letteratura e la storia, che egli conservò per tutto il resto della sua vita. Nel 1752 venne aggregato all'Accademia degli Agiati di Rovereto con il nome di Marsio. Nel corso della sua vita fu grande collezionista e famoso bibliofilo, ed è per questo che è ricordato oggi. Dopo la morte, la sua collezione di libri fu divisa in due parti da Iacopo Morelli, che ne pubblicò anche il catalogo con il titolo 'Catalogo di Libreria Posta in vendita in Venezia nell'anno MDCCXCIV'. La prima parte fu acquistata dal Governo della Repubblica di Venezia, la seconda parte (835 volumi) invece venne comprata dall'allora doge Lodovico Manin e dal 1949 si trova, insieme agli altri volumi del fondo Manin, alla Biblioteca civica 'Vincenzo Joppi' di Udine. [C. Frati, Dizionario bio-bibliografico dei bibliotecari e bibliofili italiani dal sec. XIV al XIX, p. 528-529]
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