Le Spectateur, ou le Socrate moderne, où l'on voit un Portrait naïf des Moeurs de ce Siècle. Traduit de l'Anglois

5 voll. in-12° (170x100mm), pp. XVI, 456, (32); XII, 480; (10), 475; (6), 472; (6), 446, (22) di indici, (4) bianche; legatura coeva p. pelle con titolo in oro su tassello rosso e fregi dorati (in parte stinti) su dorsi a falsi nervi. Tagli rossi. Frontespizi in rosso e nero con vignette calcografiche. Ogni volume presenta un'antiporta figurata incisa su rame. Antiche firme di possesso. Sparse bruniture e aloni di lieve entità, rinfreschi alle lgature. Buon esemplare. Anonima traduzione francese (ma essa è attribuita a David Mortier) del più celebre giornale della letteratura inglese, di eccezionale importanza nella storia della cultura britannica ed europea del Settecento. Il periodico, fondato da Addison nel 1711, e scritto principalmente da lui stesso e da Richard Steele, fu uno specchio eloquente della nuova borghesia puritana sorta dalla rivoluzione dal 1688 e conobbe numerose imitazioni estere, tra cui la 'Gazzetta Veneta' e l'Osservatore Veneto' del Gozzi. 'L'ideale calma apollinea è aspirazione dell'Addison. egli, a proposito della ristampa del giornale in volumetti maneggevoli, paragonava un vassoio di 'Spettatori' , per la sua virtú di dilettare le signore, a un vassoio di dolci' (Mario Praz).