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Libri antichi e moderni

Caro, Annibale

Le lettere familiari

Giunti, 1587

290,00 €

Bosio Giovanni Studio Bibliografico

(Magliano Alpi, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1587
Luogo di stampa
Venetia
Autore
Caro, Annibale
Editori
Giunti
Soggetto
cinquecentine, epistolari, lazio bomarzo viterbo
Sovracoperta
No
Copia autografata
No
Print on demand
No
Condizioni
Usato
Prima edizione
No

Descrizione

In 8° (cm 14 x 20), legatura piena pergamena coeva con resti di legacci, pp (8), 176 per il Volume Primo; (8), 272 per il Volume Secondo. Ex libris 'Giorgio Fanan' e antiche annotazioni alle sguardie, interno in buone condizioni. Imprese silografiche giuntine ai due frontespizi: stemma con giglio fiorentino in cornice figurata, in alto stemma dei Medici. Edizione giuntina (la prima è del 1581, con identica numerazione di pagine ma diversi frontespizio e imprese) di uno dei più preziosi documenti della vita sociale dell'epoca, raccolte dai nipoti Giovan Battista e Lepido Caro, attraverso la realtà autobiografica dell'A. che fu in contatto con i maggiori letterati, artisti, politici del periodo: Anguillara, Ruscelli, Dolce, Panvinio, Molza (di cui commenta lungamente la morte in un commosso epitaffio), Della Casa, Bonfadio, Alemanni, Speroni, Ammirato, B. Tasso; Vettori, a cui descrive minutamente una medaglia romana e l'occulta simbologia che racchiude; spesso parla di monete o medaglie il Caro in queste Lettere, attratto com'è da simboli e imprese, decine delle quali illustra nei loro reconditi significati alla Duchessa d'Urbino. Paolo Manuzio, primo editore delle Lettere nel 1573 (postume, l'A. muore nel 1566), invano lo esorta incessantemente a farsi pubblicare, e l'A. gli chiede con avida curiosità relazione dettagliata delle 'cose mirabili' trovate durante un esilio di mesi nella 'libreria di Cesena', nonchè l'elenco di nomi di pesci greci e latini per confrontarli con gli attuali. Troviamo lettere a Vittoria Colonna, al Duca di Savoia e alla consorte conosciuti tramite Mons. di 'Colegna'; le lettere a Torquato Conti forniscono frequenti preziose indicazioni sulla realizzazione del Sacro Bosco di Bomarzo (VT), descritto come silvestre galleria di 'teatri', 'mausolei', cose stravaganti e soprannaturali. Anche dalla pubblicazione di queste Lettere nasce e si diffonde la fama di Bomarzo. Gamba 273 per la prima edizione.
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