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Libri antichi e moderni

Mccourt Frank

Le ceneri di Angela. Traduzione di Claudia Valeria Letizia

Adelphi Edizioni, 1997

20,00 €

Mazzei Libreria Antiquaria

(Bagnone, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1997
Luogo di stampa
Milano
Autore
Mccourt Frank
Editori
Adelphi Edizioni
Soggetto
(Letteratura americana - Narrativa - Prime edizioni italiane)
Lingue
Italiano

Descrizione

In-8° (22 x 13,8 cm), pp. 377, (7), copertina editoriale illustrata. Qualche traccia d'uso e del tempo alla copertina, in particolare, dorso leggermente scolorito e un po' concavo, causa apertura del volume. Alcuni, piccoli, leggeri segni d'umido al taglio di testa, per il resto, ben conservato. Titolo originale: Angela's Ashes. Volume 104 nella collana «Fabula». Prima edizione italiana. Risvolto. Non capita spesso che la passione, condivisa da innumerevoli lettori, per il libro di uno sconosciuto si manifesti con tanta, travolgente, immediatezza. E dire che Frank McCourt, un sessantenne al suo esordio letterario, aveva previsto che Le ceneri di Angela sarebbe stato definito «come per lo più avviene con i libri irlandesi di memorie, “incantevole e lirico”» e che avrebbe avuto come unico esito un certo numero di «brevi e simpatiche recensioni». Ma che cosa incontriamo nelle pagine delle Ceneri di Angela? La storia di «un’infanzia infelice irlandese», il che «è peggio di un’infanzia infelice qualunque, e un’infanzia infelice irlandese e cattolica è peggio ancora». Siamo negli anni fra le due guerre e le travagliate vicende coinvolgono una famiglia così misera che può guardare dal basso alla povertà, fra un padre perennemente ebbro e vociferante contro il mondo e gli inglesi e i protestanti e una madre che sbrigativamente trascina la sua tribù verso la sopravvivenza. Materiale pregiato per ogni sorta di patetismo. E invece qui avviene uno stupendo rovesciamento. Tutto ci arriva attraverso gli occhi e la voce del protagonista mentre vive le sue avventure. Questo ragazzino indistruttibile, sfrontato, refrattario a ogni sentimentalismo, implacabile osservatore – come solo certi bambini sanno esserlo –, crea con le sue parole, con il suo ritmo, un prodigio di comicità e vitalità contagiose, dove tutte le atrocità, pur senza perdere nulla della loro spesso lugubre asprezza, diventano episodi e apparizioni di un viaggio battuto dal vento verso una terra promessa che sarà, nei sogni infantili di quegli anni come in quelli del Karl Rossmann di Kafka, l’America. Le ceneri di Angela è apparso per la prima volta nel 1996.