LE ANTICHITA' DI ERCOLANO. Pitture: tomo primo, tomo secondo e tomo terzo. Bronzi: tomo primo e tomo secondo.

Cinque voll. in 4° picc. (cm. 27,3) cc. 2 n.n. + cc. 48 n.n. + 48 tavv. f.t.; cc. 2 n.n. + cc. 48 n.n. + 48 tavv. f.t.; cc. 2 n.n. + cc. 60 n.n. + 60 tavv. f.t. + cc. 4 n.n. (indice); cc. 2 n.n. + cc. 48 n.n. + 48 tavv. f.t. + cc. 2 n.n. (indice); cc. 2 n.n. + cc. 54 n.n. + 54 tavv. f.t. + cc. 2 n.n. (indice). Ben rilegati in mezza pelle avana e punte coeva, titolo in oro su doppio tassello ai dorsi. Fresco, nitido e molto ben conservato esemplare su carta greve, con rare lievi arrossature a poche carte. Iconografia assai esaustiva di quanto recuperato nelle dissepolte antiche città di Ercolano, Resina, Stabia e Pompei a partire dalla prima metà del settecento. Ciascuna tavola, incisa all'acqua forte, è preceduta da una carta, impressa solo al recto, recante la descrizione del soggetto illustrato ed in molti casi anche la data esatta ed il luogo del suo ritrovamento. Il nome dell'autore non compare ai frontespizi, ma solo nell'Avviso in testa al primo vol. Nel 1807 fu pubblicato, per lo stesso Piroli, un sesto volume concernente i Candelabri e le Lucerne a completamento dell'opera. Rara edizione; manca allo Choix di Olschki, al Cicognara, A Graesse e Brunet che la citano soltanto in nota. Furchheim, Bibliografia di Pompei, Ercolano e Stabia, pag.70. Solo nove esemplari nelle biblioteche italiane, per altro alcuni non completi di tutte le carte (IT\ICCU\LO1E\012999).