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Libri antichi e moderni

BARBIERI, Niccolò.

La Supplica. Discorso famigliare diretta (sic) à quelli che scrivendo o parlando trattano de Comici trascurando i meriti delle azzioni virtuose. Lettura per que' galanthuomini che non sono in tutto critici, ne affatto balordi. 

Venezia, per Marco Ginammi, MDCXXXIV (1634),, 1634

1400,00 €

Pregliasco Libreria Antiquaria

(Torino, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1634
Luogo di stampa
Venezia
Autore
BARBIERI, Niccolò.
Editori
Venezia, per Marco Ginammi, MDCXXXIV (1634),
Soggetto
Libri Antichi
Stato di conservazione
Buono
Legatura
Rilegato
Condizioni
Usato

Descrizione

>in-8, pp. (16, compr. le prime 2 bianche), 233, (3), leg. coeva p. perg. molle, tit. ms. al dorso (piccola mancanza al piatt ant. e post.). Caratteristico stupendo frontespizio, inciso in rame, con un uomo in maschera in costume che sorregge una locandina su cui è scritto il titolo. Fregi ed iniz. silogr. Dedica dell'autore a "Lodovico il Giusto re di Francia, e di Navarra" (Luigi XIII). Seconda edizione (la prima, senza le parole "La supplica" nel titolo come la presente, era apparsa a Ferrara nel 1628) Rara, importante e curiosisima opera polemica in difesa della professione dei comici e della commedia. In fine (pp. 216-233) vi è ristampato il breve "Trattato sopra l'arte comica", già apparso a Genova nel 1627. Come nota il Sanesi (II, p. 49), alcuni tra i più noti comici del XVII secolo, oltre il Barbieri (P.M. Cecchini, G.B. Andreini, F. Scala, G.P. Fabri, L. Riccoboni), furono costretti a pubblicare delle opere polemiche per difendersi dai durissimi attacchi di molti teologi e moralisti che, in contrasto con l'atteggiamento benevolo di una parte del clero, "proseguendo la tradizione cattolica medievale, combattevano tenacemente il teatro e scagliavano contro l'arte corrotta e corrompitrice dei comici le accuse più veementi". L'intenzione particolare di questa "supplica" al suo protettore Luigi XIII, da cui aveva ricevuto grandi onori nel periodo trascorso a Parigi, fu quella di difendere la sua prima commedia, rappresentata e "storpiata" da tutte le compagnie teatrali, "L'Inavvertito, ovvero Scapino disturbato, e Mezzettino travagliato", apparsa a Torino nel 1629, più tardi imitata da Molière nello "Étourdi" (1653) ed ispiratrice di alcune scene dello "Amant indiscret" di Philippe Quinault (1654). Il Barbieri (Vercelli 1576 - Modena 1641), fu stimato ed affermato autore di teatro e comico di gran successo. « Niccolo Barbieri est un des plus célèbres Beltrame, si non le créateur du type. Il avait fait partie de la troupe des Gelosi, puis des Fedeli... Il a écrit un très curieux ouvrage, La Supplica... » (Duchartre, La Comédie italienne, 1924, p. 162). Buon esemplare, genuino (con lievissimi aloni d'umido). BMC, XVII SEC., P.73. MICHEL-MICHEL, I,
107. D.B.IT. VI, pp. 237-8. ENCICL. SPETTACOLO, I, 1480-1.
RASI, COMICI ITALIANI I, pp. 265-272.