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Libri antichi e moderni

Brown Peter

La societ‡ e il sacro nella tarda antichit‡

Torino : Einaudi, [1988] (Einaudi paperbacks - 180),

50,00 €

Pali s.r.l. Libreria

(Roma, Italia)

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Dettagli

Autore
Brown Peter
Editori
Torino : Einaudi, [1988] (Einaudi paperbacks, 180)
Soggetto
Classica Ancient Rome Greece
Descrizione
H
Sovracoperta
No
Stato di conservazione
In ottimo stato
Legatura
Rilegato
Copia autografata
No
Prima edizione
No

Descrizione

16mo VII-284pp. ; 21 cm.Trad. di Liliana Zella. - ISBN 8806593404. - BNI N. Bibliografia nazionale 91-143 [IT] Titolo originale: Society and the holy in late antiquity. Il volume raccoglie undici contributi di carattere vario ma d'ispirazione unitaria (conferenze, recensioni, studi, scalati fra il '71 e il '77), maturati dopo "Agostino d'Ippona" (ed. ingl. 1967) e le indagini settoriali ("Religione e societ‡ nell'et‡ di Sant'Agostino", ed. ingl. 1972) che fra il '63 e il '70 avevano accompagnato la stesura di questa prima, vivida monografia, immersa nel paesaggio di un'epoca intensa per travaglio culturale e morale. Ridisegnato su di un orizzonte geografico e cronologico pi˘ ampio, questo paesaggio era gi‡ stato presentato da Peter Brown a un pubblico meno specialistico anche ne "Il mondo tardo antico da Marco Aurelio a Maometto" (ed. ingl. 1971). I saggi di metodo e di merito sulla santit‡ e il sacro, oggi in edizione italiana, costituiscono di fatto il raccordo tra questa prima fase, tematicamente assai serrata, e un nuovo libro subito molto letto e discusso per il lussureggiare di prospettive provocatorie, "Il culto dei Santi. L 'origine e la diffusione di una nuova religiosit‡" (ed. ingl. 1981); nel contempo essi rappresentano, per assaggi, l'entroterra problematico e il laboratorio tecnico di un'altra memoria altrettanto anticonvenzionale, "The Making of Late Antiquity" (1978), sulla societ‡ e il sacro nell'era fra Marco Aurelio e Costantino secondo prospettive e luoghi assai particolari, assunti a osservatori di privilegio: i sogni, gli oracoli, i maghi, gli uomini santi, i santuari, gli altri uffici imperiali e le Èlites municipali nel passaggio da una "et‡ di equilibrio" a una "et‡ di ambizione" e di potenza. Rileggere oggi in sequenza coerente i vari contributi de "La societ‡ e il sacro" consente dunque di ritrovare, procedendo a ritroso, il balenare di quelle inattese aggregazioni di problemi che avrebbero raggiunto una formulazione pi˘ levigata nelle monografie del '78 e dell'81, anticipando sviluppi anche di un terzo libro di grande rigore e fascino, sulla societ‡ e il corpo nel primo cristianesimo pubblicato or ora presso la Columbia University Press. Il primo saggio pone subito il lettore di fronte a un aspetto metodologico centrale in tutta la ricerca dell'autore: la tensione fra conoscenza e immaginazione avvertita come "molla principale del lavoro dello storico", che Ë artista oltre che scienziato per le doti immaginative con cui sa proiettarsi oltre le frontiere del tempo e dello spazio, aprendosi alla comprensione anche intuitiva di uomini e di culture affatto "altre" rispetto alla propria. "Lo storico capisce i morti come capisce i vivi", aveva gi‡ scritto Arnaldo Momigliano in un noto saggio del '75, "Le regole del gioco nello studio della storia antica": n qui par dubbio il debito di Peter Brown verso quella inesausta curiosit‡ immaginativa e intellettiva che, seppure in chiave diversa, fu propria anche di Momigliano, nel '57 super visor della sua thesis in storia medioevale a Oxford e con il quale il dialogo rimase poi ininterrotto per trent'anni.
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