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Libri antichi e moderni

Rolf Schönberger, : Maria Vittoria Molinari, Marcello Meli, Fulvio Ferrar

La Scolastica medievale. Cenni per una definizione

Vita e Pensiero 1997,

10,33 €

Medievale Libreria

(Pavia, Italia)

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Dettagli

ISBN
9788834339855
Autore
Rolf Schönberger
Editori
Vita e Pensiero 1997
Curatore
: Maria Vittoria Molinari, Marcello Meli, Fulvio Ferrar
Soggetto
Filosofia-Scolastica

Descrizione

160 pagine. Brossura con alette. Collana: Lectures, 11. Commento dell'editore: Chiedersi «Che cos'è la Scolastica?» significa porre una domanda non solo impegnativa, ma forse – come suggerisce in quest'opera Schönberger – persino «fuori luogo», se si considera che, dopo lunghi dibattiti e svariati tentativi di definizione, gli stessi medievisti si esprimono oggi con particolare cautela al riguardo. A tale interrogativo categorico non corrisponde una risposta univoca. Al contrario, l'intento di Schönberger è descrivere l'essenza della Scolastica attraverso una complessa combinazione di caratteri, nella convinzione che un concetto unitario non sia possibile da un punto di vista logico, né auspicabile in sede storica. Eppure, analizzando i diversi significati attribuiti nel nostro secolo a questo termine e delineandone gli elementi costitutivi (la quaestio, il rapporto confidente con la parola scritta, il pensare dialogando con un testo, il concetto di autorità), appare evidente un'impronta comune nel modo di porre le questioni e nella proposta di un persuasivo modello di ragione. In questa prospettiva l'interrogativo iniziale, lungi dal sembrare inopportuno, acquista legittimità e addirittura attualità, riportando l'attenzione sulla singolare configurazione del Medioevo nella storia della razionalità occidentale, quale «elemento di disturbo» nei confronti di una concezione rigidamente lineare. Così, la Scolastica si propone come luogo di una razionalità molteplice, che rifiuta ogni univocità e tuttavia mantiene consistenza, il cui riferimento «forte» è il cristianesimo, coscienza di una verità assoluta che trascende la ragione, senza mortificarla.