MANIFESTOEdizione originale, versione in francese.Ottimo esemplare, appena leggermente sporco e segnato (senza fragilità) al piatto superiore della prima carta, per il resto fresco, pulito e integro.Rarissima plaquette lanciata da Marinetti non prima del settembre del 1909, contemporaneamente in edizione francese e italiana, senza priorità tra le due versioni. Un solo esemplare in ICCU, quello della collezione Reggi al centro APICE di Milano, cui OCLC aggiunge una manciata di copie all’estero, in collezioni speciali: quella della collezione Destribats alla Bibliothèque Kandisnky del Centre Pompidou; quella della collezione Bélias alla Bibliothèque Doucet di Parigi; una copia alla Northwestern University di Chicago; una copia al Getty di Miami; una copia alla Biblioteca di Ginevra. A riprova della rarità, è utile notare come la plaquette in versione francese manchi completamente dal monumentale repertorio di manifesti riprodotti in originale curato da Matteo D’Ambrosio nei «Nuovi archivi del futurismo». -- La plaquette venne inviata per posta, spesso entro una busta intestata «Contre les ennemis du FUTURISME / Contro i nemici del FUTURISMO», e venne menzionata dalla stampa francese e italiana tra fine settembre e i primi di ottobre del 1909. Si trattava all’epoca del secondo lancio postale assoluto organizzato da Marinetti a promozione del neonato futurismo, preceduto solo dall’invio della prima stampa del «Manifesto del futurismo» in inchiostro blu. Da qui viene il nome di «Secondo proclama», essendo «primo» il manifesto di fondazione stesso. La plaquette è dunque un documento fondamentale legato alle vicende di fondazione del primo movimento d’avanguardia del mondo, e venne presentata come forma di violenta reazione «agli insulti di cui la vecchia Europa ha gratificato il futurismo» — ovvero le decine di menzioni negative e sprezzanti che avevano fatto seguito al grande lancio della «nuova scuola letteraria» a febbraio dello stesso anno. -- «The next major enterprise after the “Foundation and Manifesto of Futurism” was the release of the “Secondo proclama” (Second Proclamation, i. e. second manifesto, 1909), later kown as ”Uccidiamo il chiaro di luna!” (Let's Kill Off the Moonlight!, 1911), written and signed again by Marinetti alone. It was printed as a twenty-page booklet, measuring 215 x 155 mm, in French and in Italian, with the “Poesia” heading as in the first manifesto leaflet, and a sentence in large letters filling the entire cover page [.] The violent statement printed on the cover of the booklet, issued in September 1909, announced a “proclamation of war in response to the insults which old Europe has awarded to triumphant Futurism”» (Coronelli). -- Il testo di questa plaquette diverrà poi universalmente noto con il titolo «Tuons le claire de lune! / Uccidiamo il chiaro di luna!»: con questo titolo, in francese, il testo sarà pubblicato pochi mesi dopo, alla fine del 1909, sulle prime pagine dell’ultimo numero di «Poesia» (n. 7/8/9) pubblicato in dicembre. La versione italiana, invece, ricomparirà ad introduzione del libro di Paolo Buzzi «Aeroplani», uscito a metà ottobre 1909, ma con titolo «II° Proclama»; come «Uccidiamo il chiaro di luna!» uscirà solo verso la metà del 1911 in una plaquette autonoma, primo libro italiano a contenere l’organigramma della «Direzione del Movimento futurista» creata proprio in quel momento da Marinetti.Bibl. Salaris, Bibliografia del futurismo, p. 45b; Cammarota, Marinetti, n. 20; Tonini, I manifesti del futurismo italiano, n. 3.1; Coronelli, The Futurist Manifestos of 1909: Dates and Editions Reconsidered (International Yearbook of Futurism Studies 10, 2020: 3-34), pp. 25-27 e fig. 5.
Edizione: edizione originale, versione in francese.