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Libri antichi e moderni

Naipaul, Vidiadhar S.

La metà di una vita

Adelphi FABULA, 2002

20,00 €

Fernandez Libreria

(Viterbo, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
2002
ISBN
9788845917448
Autore
Naipaul, Vidiadhar S.
Editori
Adelphi FABULA

Descrizione

Figlio di un asceta che ha fatto voto di silenzio per ribellarsi ai privilegi della propria casta (e nel quale Naipaul, risolvendo un annoso dilemma, identifica l'ispiratore di "Sul filo del rasoio" di Maugham) e di una donna appartenente al gruppo sociale degli "sfavoriti", il giovane Willie Chandran si trasferisce dall'India nella Londra degli anni Cinquanta. Qui entra in contatto con la realtà degli immigrati caraibici e dei primi tumulti razziali, frequenta il mondo bohémien che anima la vita notturna di Notting Hill e pubblica un libro di racconti d'ambientazione latamente coloniale che riesce o ottenere il plauso - moderato - della critica. Ma rincontro con Ana, immigrata dall'Africa portoghese, lo spingerà a sottoporsi a una seconda "traduzione": la seguirà infatti nel suo paese d'origine, dove si celebrano gli ultimi, mesti riti del colonialismo. E in Africa resterà diciotto anni, senza per questo riuscire a sottrarsi a quel sentimento di estraneità che da sempre e ovunque lo affligge. Privo di una vera occupazione, timoroso di perdere tanto la sua lingua madre quanto l'inglese - che gli ha dato un barlume di notorietà letteraria -, mosso dal desiderio velleitario di condurre una vita più nobile di quella del padre, nella quale non vede eroismo, bensì soltanto un'irredimibile povertà spirituale, Willie scivola malinconicamente verso una sorta di paralisi affettiva. Fino a dover amaramente riconoscere, superati i quarant'anni, di essere rimasto come una crisalide: incompiuto, senza cittadinanza nel mondo, in larga parte ignaro della vita e di se stesso. Con la fredda lama del suo stile che ignora il superfluo, Naipaul consegna alla letteratura un memorabile ritratto che si colloca in posizione eminente nella galleria dei grandi déracinés. Un ritratto che allude all'autore stesso - poeta degli apolidi e di coloro che soltanto nella scrittura riescono a trovare la propria vera casa.
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