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Libri antichi e moderni

DANTE.

La Comedia di Dante Alighieri con la nova esposizione di Alessandro Vellutello.

(In fine, colophon:) Impressa in Vinegia, per Francesco Marcol, 1544

14000,00 €

Pregliasco Libreria Antiquaria

(Torino, Italia)
Chiusi per ferie fino al 29 Agosto 2025.

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1544
Luogo di stampa
Venezia
Autore
DANTE.
Pagine
pp.
Editori
(In fine, colophon:) Impressa in Vinegia, per Francesco Marcol
Soggetto
Libri Antichi
Stato di conservazione
Buono
Legatura
Rilegato
Condizioni
Usato

Descrizione

>in-4 (229x156 mm), ff. 441 n.n. (manca l'ultimo bianco), bella rilegatura ottocentesca, in piena pergamena chiara,  dorso con finte nervature in rosso, fregi e titolo in oro; ai piatti doppio riquadro di filetti e bordura a fiori e volute, tagli dorati e cesellati. Testo in elegante carattere corsivo, racchiuso dal commento in corpo minore. Illustrata da 3 figure a piena pagina e 84 altre su 1/3 o 1/2 pag. in silografia, attribuite allo stesso Marcolini, ottimo disegnatore amico del Tiziano e del Sansovino. E' considerata la prima illustrazione moderna della Commedia, che servì da esempio per tutte le edizioni cinquecentesche. Le illustrazioni "are an extension of the commentary, a more instructive form of illustration" (Mortimer, 146) e apportano alcune innovazioni figurative senza precedenti nell'iconografia dantesca. "Egli (il Marcolini) dovette assimilare il Poema, mettendosi negli occhi e nel cuore del Poeta, e creò delle figurazioni di un Inferno visto dall'alto, dove non sai se ammirare maggiormente l'arditezza del disegno o la vivente espressività. la lotta del bulino di quell'uomo geniale con la grandezza della materia per esprimere l'eterea sostanza del Paradiso, passa per fasi diverse con varia fortuna, finchè, in qualcuna delle ultime figurazioni, la forma circolare trapunta di stelle e radiante di linee tendenti all'infinito riesce a darci il senso profondo delle cose divine ed eterne" (U.L. Morichini, La raccolta di Mackenzie, 1923, p. 10).  
Celebre edizione, tra le più ambite dai collezionisti di Dante, la prima con il commento filologico del Vellutello. Questo è di grande importanza perchè fortemente critico nei confronti dell'autorità di Pietro Bembo, e di conseguenza nei confronti dell'edizione aldina del 1502, che per decenni costituì la base per quelle successive. Seppur non particolarmente rara tra le edizioni cinquecentesche, questa edizione del Marcolini è assai difficile da reperirsi in buone condizioni, proprio per la divulgazione popolare che ebbe. Come descritto soltanto dal Fische a p. 8, tre versi del Purgatorio (II, 64-66; segn V7r) furono originariamente omessi per errore e integrati in un secondo momento con tre linee impresse a mano: si trova in quasi tutti gli esemplari, sempre con inchiostrature diverse e allineamenti differenti tra una linea e l'altra o in orizzontale.
Esemplare ad ampi margini, buono malgrado i seguenti lievi difetti: al foglio di titolo strappetto restaurato e, all'angolo inferiore,  alone di polvere  che si intravede  anche su  alcuni altri fogli. Qualche pallida gora al margine inferiore di alcune pagine, qualche macchietta da ossidazione e piccole tracce d'inchiostro (per lo più attenuate) nell'angolo degli ultimi 10 ff. Il foglio BC1 perfettamente rimarginato su tre lati.  De Batines I, p. 82: ''bella e rara edizione annoverata fra le rare''. Mambelli n. 30: ''Ediz. Originale e ricercatissima della esposizione del Vellutello''. Sander 2328. Fiske I, p. 8. Casali, Annali, n. 72. Mortimer, Italian, 146.
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