Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Libri antichi e moderni

Fonseca Augusto

Jugoslavia, Jugoslavia. Testimonianze di un impegno

Istituto Statale d'Arte E. Giannelli, 1996

20,00 €

Arca Dei Libri Libreria

(Sansepolcro, Italia)

Parla con il Libraio

Metodi di Pagamento

Dettagli

Anno di pubblicazione
1996
Luogo di stampa
Parabita
Autore
Fonseca Augusto
Editori
Istituto Statale d'Arte E. Giannelli
Soggetto
STORIA, JUGOSLAVIA

Descrizione

In-8 (Cm 24,2 x 17), pp. 190, brossura editoriale illustrata. Dedica autografa dell'autore alla prima carta. OTTIMO - Jugoslavia, Jugoslavia!' il titolo del libro di Augusto Fonseca, patrocinato dall'Amministrazione della Provincia di Lecce (Assessorato alla cultura). Un titolo che richiama, come afferma l'autore, una vecchia e diffusa canzone che veniva cantata 'in occasione di feste sui posti di lavoro, nelle scuole o in ambito familiare, tra i giovani e i meno giovani' e ora diventata un grido, un urlo della gente della ex Repubblica jugoslava a porre rimedio ai mali della guerra. Il libro una testimonianza dell'impegno continuo, incessante e martellante con il quale l'autore, Augusto Fonseca, gi lettore presso l'Universit di Skopje in Macedonia e ora docente di Materie letterarie presso l'Istituto Statale d'Arte 'E. Giannelli' di Parabita, ha cercato di svegliare le coscienze addormentate dei potenti e dei (pre)potenti del mondo, nonch le coscienze degli intellettuali non solo jugoslavi o serbi, ma anche italiani. Augusto Fonseca si impegnato affinch il sonno della ragione non continuasse a generare mostri, affinch i mass-media negli anni che vanno dal 1992 al 1995 dessero voce alla tragedia dei popoli jugoslavi, affinch l'ONU intervenisse con la sua autorit per fermare il massacro quotidiano. Frutto del lavoro di Fonseca sono una serie di lettere all'ONU e al Papa, raccolte di firme e di aiuti economici pro-Bosnia, appelli agli intellettuali. Con amarezza egli stesso constata che pochi rispondono alle sue parole, alcuni eludono l'argomento, molti non ne parlano per non assumere responsabilit. Tuttavia egli continua a credere nel suo operato e lancia una nuova iniziativa: l'istituzione di una Borsa di studio per tre studenti: uno bosniaco-croato, uno bosniaco-serbo e uno bosniaco-musulmano affinch si diffonda la cultura nel Paese martoriato dalla guerra e con la cultura, finalmente, trionfi la pace.