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Libri antichi e moderni

Buniva Francesco Michele

Istruzioni riguardanti la Morva, e l'Idrofobia somministrate dal Dott. Buniva.

Nella Stamperia Sociale,, 1797

140,00 €

Zanfrognini Antonio Studio Bibliografico

(Modena, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1797
Luogo di stampa
Torino,
Autore
Buniva Francesco Michele
Editori
Nella Stamperia Sociale,
Soggetto
PINEROLO VACCINAZIONE RARITA' BIBLIOGRAFICA TORINO GIACOBINI, MASSONI
Lingue
Italiano

Descrizione

In 8° piccolo; 43, (1) pp. Senza brossura ma non slegato con ben visibile il cordone originale. Un antico stemma nobiliare applicato al frontespizio nel margine basso che disperso nel tempo, ha lasciato solo in parte visibile l'immagine a secco. Esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione. Prima edizione, assai rara, due soli esemplari presenti in ICCU, di questa pubblicazione di interesse veterinario, del celebre medico piemontese, Francesco Michele Buniva (Pinerolo 1761 - 26 ottobre 1834 Pescina). Durante gli studi di medicina si avvicinò alla veterinaria, disciplina in fortissima ascesa in quegli anni a Torino, grazie all'influsso del Brugnone che era in collegamento con la prima scuola di veterinaria aperta in Europa a Lione nel 1761. Proprio in collaborazione con il Brugnone, appena finiti gli studi si interessò alle ricerche sul sangue di alcuni animali infetti. Proprio per questi studi, nel 1789, venne chiamato alla cattedra di Torino di Medicina. Nel 1790 era già membro della Société Royale de Medicine di Parigi, dell'Accademia dei Georgofili e della Società agraria di Milano, a al suo attivo poteva vantare parecchie ricerche di medicina veterinaria, di meccanica e di agronomia ma, soprattutto, un lavoro fondamentale, il Nomenclator linneanus Florae Pedemontanae, edito a Torino nel 1790, utile chiave per concordare la nomenclatura e la posizione sistematica delle specie indicate da Linneo con quelle indicate dall'Allioni. Notevoli anche i suoi studi di agronomia e di ingegneria. La guerra contro la Francia del 1792, portò il territorio sabaudo ad essere colpito da innumerevoli epidemie che attaccarono gli allevamenti. Buniva fu spinto da questi fatti a concentrare i suoi studi sulla ricerca e la cura di alcune di queste patologie. E' proprio da questi studi nasce l'opera qui presentata. Si legge dalla Treccani "Il conflitto con la Francia conclusosi nel maggio 1796 lasciava dietro di sé - osservava il B. in un opuscolo del 1797, Istruzioni riguardanti la morva, ossia il ciamorro, e l'idrofobia -, complice il passaggio dell'esercito austriaco, uno strascico di infezioni e di morbi epizootici quali il Piemonte non conosceva più da mezzo secolo. Estremamente gravi si presentavano, in particolare, i vuoti aperti dalla epizoozia bosungarica nel patrimonio bovino, per il cui risanamento egli dettava in quello stesso anno una Memoria intorno alle provvidenze contro la corrente epizoozia nelle bovine con l'aggiunta delle memorie del grande Albert Haller sul contagio del bestiame, destinata ai "parroci, agli agronomi e ai medici" perché la diffondessero fra i contadini "a guisa d'istruzione a vantaggio dello Stato". In campo politico, proprio in questi anni, l'autore si avvicinò agli ambienti giacobini. Iscritto alla loggia massonica pinerolese, nel 1798, fu una delle figure di spicco del governo provvisorio repubblicano. Alla caduta del governo provvisorio riparò in Francia, dove per la Sua fama, entrò a far parte del corpo docente della scuola di Veterinaria di Lione e all'Hôtel-Dieu con il naturalista Gilbert. ". nei primi mesi del 1800, munito delle credenziali del più famoso veterinario d'Europa, l'Huzard, raggiunse Londra per assistere alle prime esperienze di inoculazione del vaccino scoperto da Jenner contro il vaiolo". Ritornato in Piemonte su suo diretto intervento, venne istituita la Commissione per la vaccinazione del quel, Buniva divenne direttore, scontrandosi con diversi studiosi contrari all'inoculazione del vaccino contro il vaiolo, non dimenticandosi mai delle ricerche ai malanni del carbonchio fra i bovini. Sempre a lui si devono importanti studi e contributi al contenimento della febbre gialla e all'estendersi della pellagra. Negli anni seguenti ricoprì importantissime cariche legate alla pubblica igiene, oltre a continuare l'insegnamento. Buniva è considerato uno dei primi veterinari italiani nel senso moderno del termine. Opera assai rara. Rif. Bibl.: IT\ICCU\TO0E\049006.
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