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Libri antichi e moderni

Bovet, Giovanni.

Istoria de l'Imperador de la Cina presentata al Re di Francia dal Padre Giovanni Bovet della Compagnia di Gesù, Missionario de la Cina. Trasportata dal francese nell'Italiano da Franco Cisnocilio.

800,00 €

Botteghina D'arte Galleria Kúpros Studio Bibliografico

(Rosignano Solvay, Italia)

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Dettagli

Autore
Bovet, Giovanni.
Soggetto
Storia - (Cina)

Descrizione

Padova, Giuseppe Corona, Ad instanza di Alvise Pavino, 1710. Prima e rara edizione originale. In 12esimo (cm 1,5 x 16), in antiporta ritratto inciso a piena pagina del Cam - Hy Imperator della Cina e della Tartaria Orientale, front. con vignetta calcografica incisa (una corona entro semplice ghirlanda in rettangolo), pp. 97 (+ 1 Errori Correzione). Privo di brossura, pagine lievemente ingiallite, più accentuate nella seconda parte, nell'insieme comunque in buono stato di conservazione. L'opera, assai rara, è coeva ai fatti narrati e tratta vari aspetti del regno dell'imperatore Kangxi, in particolare del ruolo dei missionari cattolici ammessi alla sua corte. rispetto alla Joachim Bouvet fu gesuita francese, membro del Movimento Figurista. Ammesso all'Académie des Sciences, gli venne assegnato l’incarico di effettuare osservazioni astronomiche da vari luoghi. Arrivò in Cina nel 1687 con altri cinque missionari gesuiti, i primi a recarsi in Oriente, inviati da Luigi XIV di Francia. Bouvet trascorse il suo soggiorno a Pechino insegnando matematica e astronomia all’Imperatore Kangxi. Durante questo periodo, scrisse numerosi trattati matematici in lingua manciù, che l’Imperatore fece tradurre in cinese. Guadagnato il rispetto e la fiducia del sovrano, fu da lui rimandato in Francia per ottenere nuovi missionari: portò con sé quarantanove volumi in lingua cinese, da consegnare in dono a Luigi XIV da parte di Kangxi. Nel 1699 Bouvet arrivò in Cina per la seconda volta. L’Imperatore onorò ulteriormente Bouvet conferendogli il titolo di interprete di suo figlio. Nel 1700, con quattro dei suoi compagni missionari, Bouvet presentò un memoriale all'imperatore, in cui l’autore si interrogava circa l’origine culturale o religiosa delle cerimonie cinesi. Il memoriale fu pubblicato sulla Gazzetta di Pechino. Dal 1708 al 1715 Bouvet si occupò della preparazione di mappe delle varie province del territorio. Come sinologo, Bouvet concentrò la sua ricerca sul “Il libro dei mutamenti”: ritenuto il primo dei testi classici cinesi, risalente a prima della nascita dell’Impero cinese. Cercando di trovare un collegamento tra i classici cinesi e la Bibbia, Bouvet giunse alla conclusione che i cinesi avevano conosciuto tutta la verità della tradizione cristiana nei tempi antichi e che questa verità si poteva trovare nei classici cinesi. Bouvet morì a Pechino. La sua stele tombale è esposta al Museo delle sculture in pietra della città. .
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