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Libri antichi e moderni

Ramorino Gerolamo (Genova 1792 - Torino 1849)

IO NON ACCUSO ! A cura e con introduzione di Alberto CONSIGLIO. Collana "Vetrina minima. La storia e le storie", 21

Organizzazione Editoriale Tipografica,

18,00 €

Le Colonne Libreria

(Torino, Italia)

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Dettagli

Luogo di stampa
Roma
Autore
Ramorino Gerolamo (Genova 1792 - Torino 1849)
Editori
Organizzazione Editoriale Tipografica
Soggetto
Militaria - Risorgimento - Esecuzioni

Descrizione

In-16° (cm. 17,1x10,5), pp. 107, (4). Br. ed. orn. Ds. rotto, parzialm. sleg., piatto ant. stacc. In cop. il RITR. del RAMORINO, "vittima di una cabala politica e designato capro espiatorio della disfatta di Novara", giustiziato il 22 maggio 1849. Era stato tra gli insorti di Santorre di Santarosa nel 1821; comandò la spedizione mazziniana del 1834 (e fu accusato di averla fatta fallire dilapidandone il finanziamento). Massone. Nel 1849 comandava la "raccogliticcia" Divisione Lombarda. venne ritenuto traditore e gli venne attribuita, insieme a Chrzanowski, la responsabilità per la disfatta di Novara. Venne condannato dalla corte marziale, in base all'art. 259 n. 5 del codice penale militare del 1840, che sanciva la pena di morte anche a chi avrà impedito il buon esito di un'operazione militare,[2] e conseguentemente fucilato nella Piazza d'Armi di Torino (il luogo della città dove si svolgevano tutte le parate militari) il 22 maggio 1849. Chiese e ottenne di essere lui stesso a comandare il plotone di esecuzione. A lui è stata attribuita la celebre frase: «La storia mi giustificherà». Un caso impressionante di capro espiatorio di errori di molti. Così com'è

Anno di pubblicazione: anni '30?