In 12° (14,3×7,6 cm); (24), 424 pp. Bellissima legatura coeva in piena pergamena molle coeva con titolo chiosato a mano in bella grafia seicentesca. Le pagine 261-264 sono ripetute nel testo. Antica nota di possesso al frontespizio Virus Ant.s de Boni che identifica lesemplare come probabilmente, appartenuto al noto architetto italiano originario di Villabruna in provincia di Feltre, Antonio De Boni (Villabruna, 1739 Villabruna, 24 marzo 1811) fra gli architetti neo-palladiani. Tunnel di tarlo ad una cinquantina di carte, per lo più tra le righe o nel margine bianco che sfiora a volte alcune lettere, senza intaccare il testo e che in due pagine, ha portato alla perdita dellangolo basso bianco della pagina, difetti che non inficiano la lettura dellopera che per il resto si presenta in ottime condizioni di conservazione ed in bellissima legatura coeva. Prima ed unica, rara edizione, di questo curioso scritto del noto scrittore pugliese originario di Molfetta in provincia di Bari, Antonio Lupis (Molfetta, 31 marzo del 1620 dicembre 1700). Poche sono le notizie biografiche dellautore. Si sa che nel 1651 si trsferì a Venezia per portare avanti la sua attività letteraria. Fu suddiacono, almeno secondo il testamento materno. Autore prolifico, scrisse numerose opere fra le quale gli diedero grande fama i romanzi fra i quali, ad esempio, La Marchesa dHunsley che ebbe numerosissime ristampe. Fu membro della celebre Accademia degli Incogniti e grande amico del pittore bergamasco Evaristo Baschenis che lodò in un apprezzato encomio. La prima ed unica edizione di questa interessante opera, presenta una bellissima antiporta realizzata dalla grande Suor Isabella Piccini su disegno di Gregorio Lazzarini, nella quale Minerva con una penna in mano guarda le nuvole in cielo mentre uno zodiaco appare fra le nuvole. La presenza della firma sia della Piccini che di Lazzarini sono riportate per volontà della stessa artista che non disdegnava segnare gli artisti che con piacere si avvalevano della sua fine opera incisoria. La dea della Sapienza si presenta con unarmatura ed un elmo sormontato da una civetta. Nelle sue mani una penna ed una lancia. Ai piedi un grande scudo sul quale è presente un viso di un vecchio. Nellangolo infeeriore destro in basso, sulla destra, si vede un cannone, la tiara, il pastorale e una croce trilobata che rappresentano i simboli del potere civile ed ecclesiastico della famiglia Gonzaga alla quale lopera è dedicata, il tutto sormontato dallo stemma del Marchese D. Carlo Nembrini Gonzaga. Nellarco alto della tavoa, nello zodiaco sono riconoscibili i segni dellAriete, del Toro e dei Pesci. Scrive Lupis malavveduti Mortal
che non si accorgono che le calamità,e le vessazioni, le perdite delle sostanze, e le malattie sono i più inestimabili carbonchi, con cui il superno Gioielliere adorna le corone de Giusti. Lo Zodiaco è dedicato al marchese D. Carlo Nembrini Gonzaga e alla sua nobile stirpe di Ancona, scrive infatti Lupis: Mi conceda V. Eccell., che senza pregiuditio della sua modestia, io mi inoltri non allantichità della progenie, che millanta le rughe de più inveterati Depositi, ma alla serie di quegli Eroi, che con uno instancabile valore la colmarono di degnissime prerogative [
] Veggo in questo Teatro un longhissimo stuolo di Semidei, e di Ministri di Stato, di Habiti cavallereschi, e di Manti guerrieri, di tiare claustrali, e di Ecclesiastiche Mitre, di Ammiranti del Mare e di Prefettitij bastoni. Rara prima edizione. Rif. Bibl.: Cantamessa, www.biblioastrology.com, n. 4707.