In 8° (19x13,7 cm); (8), 184 pp. e una c. di tav. La tavola fuori testo, solitamente in antiporta, nel nostro esemplare, come in altre copie, è posta dopo la sesta pagina non numerata. La tavola è un'allegoria antifrancese e raffigura un pollaio con galli e galline che si azzuffano, mentre un gufo appollaiato sopra un albero, suona un olifante da cui esce il motto "Ils sorganisent". Legatura coeva in cartoncino rigido con dorso anticamente rinforzato con carta marmorizzata. Piatti foderati con carta marmorizzata. Qualche lieve e piccolissima macchiolina al frontespizio, una macchiolina leggerissima alle pagine 94 e 95. 15 pagine con leggerissima ed uniforme brunitura e nel complesso esemplare in buone condizioni di conservazione. Prima edizione di questa celebre opera del grande poeta, drammaturgo, scrittore e autore teatrale, il conte Vittorio Amedeo Alfieri (Asti, 16 gennaio 1749 Firenze, 8 ottobre 1803). Questa prima edizione è da non confondersi con le numerose contraffazioni, simili ed edite lo stesso anno. Come indicato dal Bustico e come presente nel nostro esemplare alle ultime due pagine, le righe devono essere rispettivamente 35 e 32 nell'originale, contro le 38 e 28 della contraffazione lucchese. Loriginale è caratterizzato, anche, da numerose altre diversità tipografiche rispetto alle contraffazioni, come ad esempio a pag. 172 la nota 76 deve essere completa nell'originale ed è invece, parzialmente sostituita da puntini nelle contraffazioni. Alfieri, precursore delle idee romantiche, ebbe una vita intensa ed avventurosa. Personalità dagli innumerevoli interessi e dalla personalità tormentata, compose la maggior parte delle sue opere in un breve lasso della sua vita. Il Misogallo, è una delle sue opere più famose. Composto di prose (sia discorsive sia in forma di dialogo tra personaggi), sonetti, epigrammi ed u n'ode è unopera estremamente innovativa. I componimenti di chiara ispirazioni antirivoluzionaria, furono composti da Alfieri tra l'insurrezione di Parigi nel luglio 1789 e l'occupazione francese di Roma nel febbraio 1798. La feroce satira rivolta verso la Francia e la Rivoluzione, rappresenta una violenta invettiva contro il sistema politico europeo e le tirannie che per Alfieri, sembrano essere connaturate nella stessa mentalità dei cittadini del vecchio continente. Per Alfieri, lunico paese che potrà essere realmente libero è lItalia che seppur ora sotto il giogo nemico, assumerà a paese guida degli ideali libertari. Se da una parte Alfieri può apparire come un reazionario controrivoluzionario è indubbio che la sua non è una critica ai concetti di nobiltà e libertà ma agli aspetti negativi che egli vedeva nellevoluzione del sistema rivoluzionario francese, quasi anticipando i futuri sviluppi imperiali. Lo stesso Alfieri nella sua Vita di V. Alfieri, Epoca quarta, 1795, capitolo XXIV, scrive a proposito del Misogallo Io aveva riposto la mia vendetta e quella della mia Italia; e porto tuttavia ferma speranza, che quel libricciuolo col tempo gioverà all'Italia, e nuocerà alla Francia non poco. Prima edizione. Rif. Bibl.: M. Palaez, Intorno alla prima edizione del Misogallo di V. Alfieri, in Giornale Storico d. Letter. Italiana, XXIX, 1897, pp. 215-216; Mario Fubini in Diz. Bompiani d. Opere, IV, 758-759; Bustico n. 321; Fava n. 430; Parenti, Luoghi falsi, p. 126.