Dettagli
Anno di pubblicazione
1676
Luogo di stampa
in Finaro [ma Firenze]
Autore
Lippi Lorenzo (Pierleone Zipoli)
Editori
nella Stamperia di Gio. Tommaso Rossi
Soggetto
Letteratura italiana, Poesia eroicomica, Prime edizioni
Stato di conservazione
Buono
Descrizione
In-24° (145x82mm), cc. 8 nn., 300. Mancano, come alla quasi totalità degli esemplari, le 16 cc. nn. con un discorso del Cinelli contro molti letterati del suo tempo. Questa aggiunta venne proibita e, pertanto, la quasi totalità delle già pochissime copie che la contenevano (a detta di alcuni bibliografi solo 50) andò distrutta. L'Olschki e la Vinciana descrivono esemplari privi, come il nostro, di tali 16 cc. Legatura in p. pergamena con piatti coevi e dorso rivestito nel XIX secolo in altro tipo di pergamena, adorno di filetti e fregi in oro e di titolo in oro su tassello in pelle rossa. Sguardie rivestite nell'Ottocento in carta azzurra. Le cc. nn. iniziali contengono una lettera dell'autore all'Arciduchessa Claudia di Innsbruck (Inspruch), una breve 'Vita dell'Autore', un indovinello di Antonio Malatesti ('Malmantile disfatto'), un'avvertenza al lettore di Giovanni Cinelli e tre ottave proemiali corrette. Ex-libris manoscritto antico in parte eliso alla prima c. bianca. Bruniture e fioriture sparse. Buon esemplare. Errori di numerazione; dalla pag. 202 si salta, per errore tipografico comune a tutti gli esemplari, a pag. 263, terminando poi a pag. 300. Edizione originale, apparsa postuma ed assai rara, del famoso poema eroicomico del pittore e letterato Lorenzo Lippi (Firenze, 1606-1664), inteso essenzialmente come burlesca parodia della 'Gerusalemme Liberata'. L'opera è imperniata sulla contesa tra Celidora e Bertinella per il reame di Malmantile, castello diroccato presso Signa. L'idea del poema venne all'autore del vecchio castello di Malmantile, a sette miglia da Firenze, ancorché il titolo venne allegoricamente desunto da 'vecchie tovaglie da tavola'; esso serba un notevolissimo valore linguistico, in quanto il Lippi raccolse in esso i riboboli circolanti nella lingua viva del popolo fiorentino verso la meta' del 600. Nel poema figurano numerosi personaggi del tempo adombrati sotto nomi fittizi, come Salvator Rosa (Salvo Rosata), che era amico del Lippi, e Carlo Dati (Alticardo). Cat. Vinciana, 2940. Brunet, V, 1536. Graesse, VII, 516. Gamba, 594. Parenti, Luoghi di stampa falsi, p. 86: 'Rarissima a trovarsi'. Razzolini, p. 200. Olschki, Choix, XII, 18536. Charles Nodier, Mélanges tirés d'un petite Bibliothèque, Paris, 1829, pp. 57 e sgg.