Dettagli
Anno di pubblicazione
2010
Autore
Alfonsi Domenico - Vedova Massimo
Soggetto
OPERE IN DISTRIBUZIONE
Descrizione
Bross., cm 24x17, pp XVI-300. Sembrerebbe strano che dopo il pullulare di convegni, soprattutto dopo l’ultimo assai pregevole celebrato a Todi nel 2008, e di lavori di più o meno marcata scientificità circa la beata Angela da Foligno negli ultimi anni si sentisse la necessità di approfondire ancora la sua figura e la sua opera. Quando insieme a Pietro Messa e Jacques Dalarun pensammo nel settembre 2008 ad un convegno in occasione del settimo centenario della morte (1309-2009), ci sembrava invece che ci fosse tutto un filone d’indagine da approfondire che non era ancora stato esplorato adeguatamente: lo studio del lessico presente nel Liber. Il testo del Liber è stato certamente analizzato con molta dovizia dal punto di vista ecdotico-codicologico, la figura di Angela è stata studiata molto approfonditamente dal punto di vista storico locale, inserita dei movimenti femminili del tardo medioevo, inquadrata nel contesto europeo delle grandi mistiche del nord, ma lo studio attento della terminologia usata nel Liber, delle fonti, dello stile e della loro valenza teologica ancora non ha raggiunto un sufficiente approfondimento. Il lavoro di tesi dottorale, “Esperienza e dottrina: il Memoriale di Angela da Foligno” svolto dal sottoscritto e pubblicato dall’Istituto Storico dei Cappuccini, a giudizio di diversi studiosi aveva aperto tale filone di studio, ma si richiedeva un esame più attento in tale direzione. Dopo una prima valutazione – in cui sono stati importanti i suggerimenti del professore Andrea Di Maio e le sue lezioni pubbliche dedicate alla lessicografia – si è constatato che l’indagine risultava più complessa di quanto si potesse pensare, visto le incertezze sul testo critico e le non chiare relazioni esistenti fra il Memoriale e le Instructiones. Sotto la spinta di Domenico Alfonsi, direttore del Cenacolo della beata Angela, benemerito per le tante iniziative volte all’approfondimento della figura di Angela da Foligno, si decise di costituire un comitato scientifico così da realizzare al meglio tale incontro di studio. Furono quindi interpellati Giulia Barone, Alvaro Cacciotti, Barbara Faes, e André Vauchez che risposero con entusiasmo all’invito: si costituì quindi un comitato scientifico insieme a Jacques Dalarun e Massimo Vedova. Pietro Messa si è prodigato con generosità a lavorare dietro le fila intessendo relazioni, aiutando a interpellare i relatori e lasciando al sottoscritto l’onere e l’onore di essere coordinatore. Il lavoro svolto è stato molto proficuo. L’idea con cui si è voluto stendere il programma delle due giornate del convegno era quella di affidare a specialisti lo studio di un singolo lemma o sintagma significativo del Liber, cercando di dare la preferenza al testo del Memoriale, ma lasciando ai relatori la possibilità di spaziare anche nelle Instructiones. Era necessaria un’introduzione generale da affidare ad una persona veramente esperta in materia e la scelta non poteva che essere il professor Enrico Menestò che volentieri ha accettato. I relatori che hanno poi scelto di partecipare e le relative indagini a loro affidate sono veramente interessanti come si può notare dal programma. Evidentemente il lavoro in tal senso è ancora ampio e richiederà ulteriori notevoli sforzi: non si è potuto infatti analizzare dal punto di vista lessicale questioni centrali come per esempio il Crocifisso, il significato e il valore dell’eucaristia, ecc. Preziosissima è stata la collaborazione della Scuola Superiore di Studi Medievali e Francescani della Pontificia Università Antonianum nella programmazione e svolgimento di tale Convegno che si ringrazia vivamente. Allo stesso modo è doveroso ringraziare i presidenti della varie sezioni che sapientemente hanno presentato i relatori e gestito i tempi: Domenico Alfonsi, Paolo Martinelli, Pietro Messa e Giovanna Casagrande.