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Libri antichi e moderni

Frontespizio (Il) [Bargellini, Piero (Diretta Da)]

Il Frontespizio [1931-1940]

Vallecchi editore,, 1931-1940

1500,00 €

Pontremoli srl Libreria Antiquaria

(MILANO, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1931-1940
Luogo di stampa
Firenze,
Autore
Frontespizio (Il) [Bargellini, Piero (Diretta Da)]
Pagine
pp. 16/50 ogni fascicolo.
Editori
Vallecchi editore,
Formato
39,5 x 27,5 cm (poi, dal 1937: 27 x 19,5 cm),
Edizione
Edizione originale.
Soggetto
Poesia Italiana del '900 Narrativa Italiana del '900 Religione
Descrizione
giornale autocopertinato con punto metallico (poi: brossura con titoli neri o rossi al piatto),
Prima edizione

Descrizione

PERIODICO Edizione originale. Rara collezione con tutto il pubblicato dal 1931 al 1940. Annate 1931 e 1932 con segni del tempo, per il resto in ottimo stato. Fascicoli sciolti conservati in astucci e cofanetti protettivi. Rivista letteraria d’ispirazione dichiaratamente cattolica fondata a Firenze nel 1929 e attiva fino al 1940. Inizialmente pubblicata, a partire dal maggio 1929, come supplemento «fuori commercio, senza promesse di continuazione» al Catalogo Generale della Libreria Editrice Fiorentina, dall’agosto dello stesso anno diverrà ufficialmente un periodico mensile associato allo stesso editore di area cattolica e diretto da Enrico Lucatello. Ma la vera svolta per «Il Frontespizio» si avrà nel 1931 quando, sotto la direzione di Piero Bargellini e con il lavoro determinante di Carlo Bo, la rivista – ormai edita da Vallecchi dal 1930 –, non cambierà soltanto veste grafica assumendo un formato più piccolo (27 x 19,5 cm contro i 39,5 x 27, 5 delle prime due annate) ma soprattutto diverrà sempre di più un luogo di dibattito vivacissimo tra diverse tendenze culturali e letterarie attraversate dal comune sentire religioso – benché anch’esso non privo di profonde differenze – dei membri della redazione e dei contributori. E proprio tale diversità sarà, nel tempo, causa di profondi dissidi tra il fronte antitradizionalista e fortemente aperto alle influenze europee capeggiato da Carlo Bo e quello, più conservatore sia da un punto di vista teologico sia da un punto di vista politico, rappresentato in particolare dal direttore Bargellini e da Giovanni Papini. Nel 1938 la frattura si farà definitiva, con Bo e altri collaboratori (tra cui Mario Luzi e Leone Traverso) pronti ad abbandonare «Il Frontespizio» e la rivista affidata, dal gennaio 1939, a un Comitato direttivo formato da Piero Bargellini, Giovanni Papini e Ardengo Soffici.
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