Dettagli
Anno di pubblicazione
1860
Soggetto
BOLOGNA ILLUSTRATI REBUS
Descrizione
In folio piccolo (36,5x26 cm); 38 numeri in tutto, compresso il rarissimo primo numero fuori numerazione con il programma del giornale, seguono poi 37 numeri ognuno di 4 pagina a parte un numero che presenta 6 pagine. Assolutamente tutto il pubblicato. Non si conoscono altri esemplari completi anche del numero di presentazione dellopera. Legatura coeva in pieno cartoncino molle foderato da bella carta a motivi azzurri e amaranto, titolo manoscritto al piatto entro doppia cornice colorata con cornice azzurra in rilievo. Piccole mancanze al dorso. Qualche minimo strappetto con perdita di carta al margine basso bianco del numero di presentazione, ininfluente e per il resto esemplare in buone-ottime condizioni di cnonservazione. La legge del 13 gennaio del 1860 relativa alla libertà di stampa, promulgata da Umberto I, stimolò la produzione di testate in tutto il Regno. Nella sola Bologna, nel 1860 nacquero quattro giornali satirici, Il Diavoletto che fu il primo ad uscire il 2 gennaio (probabilmente il numero di presentazione uscì addirittura prima della fine del 1859), ancor prima che la legge fosse promulgata, il giornale fantastico decisamente anti-austriaco, il Il Folletto (25 luglio), Don Marzio (11 settembre) e Il Profeta (10 novembre). Tutti questi giornali sono privi di appoggi politici e sono tentativi sperimentali, sospinti dallentusiasmo risorgimentale dei loro ideatori. Il primissimo numero di presentazione riporta al frontespizio una magnifica vignetta a piena pagina nella quale, sotto il titolo, si presentano due porte, una con su scritto Si entra con gente che si accalca e si accapiglia per entrare ed una porta con su scritto Si sorte dove persone composte escono dalla porta leggendo il giornale. Al centro del tutto una grande scena dinterni dove un diavolo con cilindro in mano si presenta ad un signore colto alla sprovvista, ancora in vestaglia, allinterno di un ricco ambiente signorile. Il primo numero contiene un botta e risposta fra LAssociato ed Asmodeo. I numeri del giornali presentano una grande vignetta alla prima pagina, due pagine centrali di testo e nellultima pagina, nel margine superiore delle vignette satiriche e nel margine inferiore un rebus. Un numero presenta anche un foglietto con manoscritta coeva la soluzione di un rebus. Il giornale, nella parte di testo, contiene sciarade satiriche e notizie sulla storia locale e gli spettacoli teatrali bolognesi anche se non mancano i riferimenti agli avvenimenti nazionali ed internazionale. Molto più attente alla situazione politica nazionale ed internazionale sono le grandi vignette alla prima carta. Le divertenti vignette allultima carta, invece, dissacrano gli usi e costumi dellepoca. Molto accattivante da u punto di vista grafico è la testata alta del giornale, con il titolo in campo nero che sormonta un diavolo intento a scrivere, il tutto entro una cornice di diavoletti (quasi ombre in quanto presentati in solo nero) che si tirano per la coda. Il giornale, stampato a Bologna dalla Tipografia di G. Monti al Sole vide come direttori Pietro Casanova prima e Giuseppe Raimondi poi. Rarissimo a reperirsi completo di tutti e 38 i numeri e cioè i 37 numeri ed il numero di presentazione. Rif. Bibl.: IT\ICCU\BVE\0278252, quattro esemplari censiti ma tutti privi del primo numero di presentazione, a due degli esemplari mancano anche altri diversi numeri.