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Libri antichi e moderni

Caccianiga Antonio

Il Convento,

Fratelli Treves,, 1883

50,00 €

Zanfrognini Antonio Studio Bibliografico

(Modena, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1883
Luogo di stampa
Milano,
Autore
Caccianiga Antonio
Editori
Fratelli Treves,
Soggetto
MASERADA SUL PIAVE TREVISO RISORGIMENTO PATRIOTI

Descrizione

In 8°; (4), 272, (4) pp. Legatura coeva in mezza-pelle con piatti foderati con carta marmorizzata, qualche lieve difetto al dorso. Esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione. Bell'ex-libris applicato al piato anteriore. Prima edizione, assai rara di questo romanzo del noto uomo politico, patriota e scrittore veneto, Antonio Caccianiga (Treviso, 30 giugno 1823 – Maserada sul Piave, 22 aprile 1909). In giovane età Caccianiga studiò storia naturale ed economia rurale ma poi, le sue idee politiche antiautriache e liberali lo portarono a dover girovagare per l'Italia e l'Europa per cercare di sottrarsi alla all'interesse della polizia austriaca. Fu così che visse in Piemonte, Svizzera, Francia ed Inghilterra con scarsi mezzi dato che il governo austriaco aveva sequestrato i beni paterni. Nel 1854 riuscì a tornare a Treviso dopo aver ricevuto l'amnistia, grazie ad un amico che lo ospitò nella sua villa a Masareda sul Piave. Vivacissimi furono i suoi collegamenti i patrioti e gli intelletuali italiani esuli. Politico dai numerosi contatti, durante la sua vita ricoprì diverse cariche prestigiose fra le quali quella di podestà e sindaco di Treviso, sindaco di Maserada, prefetto di Udine, Presidente del Consiglio della Provincia di Treviso, consigliere della Scuola di Enologia di Conegliano, Presidente dell'Ateneo di Treviso e Deputato del Regno d'Italia. Nel 1866 fu, anche, membro della delegazione che presentò a Re Vittorio Emanuele II i risultati del plebiscito per l'annessione del Veneto al Regno d'Italia. Caccianiga fu anche un prolifico giornalista e scrittore, autore di romanzi risorgimentali ed antiaustriaci come "I vampiri e l'incubo", "Il convento", "Brava gente", "Il roccolo di Sant'Alipio" e "Il proscritto". Tra le sue opere figurano anche elogi alla vita campestre, come "La vita campestre", "Il dolce far niente", "Le cronache del villaggio", "Il bacio della contessa Savina", "Frondeggi", e "Lettere d‘un marito alla moglie morta". Nota è anche la sua opera dedicata a Trevido, "Ricordo della provincia di Treviso". La sua opera fu molto apprezzata tanto che di lui paralrono in toni assai positivi Bendetto Croce e Enzo Demattè. Molte delle sue opere sono assai rare come ad esempio, quella qui presentata.