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Libri antichi e moderni

Augusto Monti

I SANSSÔSSÌ. (I SANSSOSSÌ). (GLI SPENSIERATI)

ARABA FENICE, 1993

35,99 € 39,99 €

Studio Maglione Maria Luisa

(Napoli, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1993
Luogo di stampa
CUNEO
Autore
Augusto Monti
Volumi
1
Collana
Augusto Monti. Opere
Editori
ARABA FENICE
Formato
24 cm
Soggetto
Letteratura italiana, Narrativa, Classici, Romanzi storici, Biografie, Saghe familiari, Storia d'Italia
Descrizione
RILEGATO
Sovracoperta
No
Stato di conservazione
Come nuovo
Lingue
Italiano
Legatura
Rilegato

Descrizione

DISPONIBILITÀ GARANTITA AL 99%; SPEDIZIONE ENTRO 12 ORE DALL'ORDINE. COME NUOVO, MAI SFOGLIATO, LIEVISSIMI SEGNI DEL TEMPO.

Il romanzo di una vita: la storia di un'esistenza, di un vecchio Piemonte che muore per far nascere una giovane Italia, dell'educazione di un figlio e di quella di un popolo, di paesi perduti nella memoria e di città che cambiano ogni giorno, di amori che dividono e di morti che riuniscono, di uomini a volte saggi altre volte temerari ma sempre onesti e, come i bambini delle fiabe, spensierati. Ovvero, oggi come allora, Sanssossì.

Una cronaca domestica del XIX secolo che è di volta in volta storia di un’esistenza, di un Vecchio Piemonte che muore per far nascere una giovane Italia, dell’educazione di un figlio e di quella di un popolo, di paesi perduti nella memoria e di città che cambiano ogni giorno, di amori che dividono e di morti che riuniscono, di uomini a volte saggi, altre volte temerari ma sempre onesti e, come i bambini delle fiabe, spensierati.

Descrizione bibliografica
Titolo: I Sanssossì (Sanssôssì)
Sottotitolo: Gli Spensierati
Autore: Augusto Monti (1881-1966)
Introduzione: "Augusto Monti educatore e scrittore" di: Massimo Mila
Quarta di copertina di: Giorgio Bàrberi Squarotti‎
Editore: Cuneo: Araba Fenice, aprile 1993
Edizione corrente: Speciale (febbraio 1995)
Lunghezza: 832 pagine; 24 cm
Peso di spedizione: 1,3 Kg
Formato: rilegato (hardcover)
ISBN: 8886771118, 9788886771115; 8866170186, 9788866170181
Collana: Augusto Monti. Opere
Soggetti: Letteratura italiana contemporanea, Narrativa, Classici, Romanzo storico, Romanzi storici e di formazione, Biografie, Tradimento, Fedeltà, La storia di Papà, Bartolomeo, Relazioni familiari, Genitori, Libri Vintage, Fuori catalogo, Edizioni speciali, Saggistica, Saghe familiari, Piemonte, Torino, Novecento, Storia d'Italia, Napoleone Bonaparte, Pio VII, Carlo Alberto, Unità, Ottocento, Giolitti, Saracco, Prima guerra di Indipendenza, Prima Guerra Mondiale, Grande guerra, Diplomazia, Trincee, Educazione, Carlìn, Alter ego, Quarantotto, Padri, Interventismo, Compaesani, Amicizia, Vita, Amori, Alpi, Aristofane, Superga, Regno sabaudo, Savoia, Intreccio, Ragazzi, Gioventù, Memorie storiche, Capolavori, Iniqua Mercede, Non tornate a Monesiglio, Cronache quotidiane, Cronaca domestica piemontese del secolo XIX, Valsalice, Cortemilia, Via Santa Chiara, Po', Vecchia Torino, Contemporary Italian Literature, Fiction, Classics, Historical Novel, Historical and Formation Novels, Biographies, Betrayal, Loyalty, The Story of Dad, Bartholomew, Family Relationships, Parents, Out-of-print Books, Special Editions, Non-fiction, Family Sagas, Piedmont, Turin, 20th Century, History of Italy, Pius VII, Unity, Nineteenth Century, First War of Independence, World War I, Great War, Diplomacy, Trenches, Education, Forty-eight, Fathers, Interventionism, Compaesani, Friendship, Life, Loves, Alps, Aristophanes, Savoy Kingdom, Weaving, Boys, Youth, Historical Memories, Masterpieces, Daily Chronicles, Old Turin

Parole e frasi comuni
Acqui babbo bella bimbo Bistagno Bormida buona buttato Canelli capo Carlin Carlo Alberto casa castello Cavour Chieri Cortemilia domanda donne figlio fratello frati Gallareto Gando gente Giolitti giorno gran Graziadio guerra lassù leva mano mezzo Mombaldone Monastero Monastero Bormida mondo Monesiglio mónsù morto mulino Napoleone notte nuovo occhi padre paese palazzo Carignano palazzo Madama Papà parlare parole passo pezzo piazza piccino piccolo piedi Piemonte piemontese Pietro Pinin poco Ponti porta Porta Palazzo povero Prete raccontava ragazzo resto ridere Saint Amour Saracco Savona scuola sentito sera signore soldato Sondrio sor Bortómlin sor Monti sora Margherita storia Superga torinesi Torino vecchio Monsù

Il "professore" per antonomasia nasce a Monastero Bormida (allora in provincia di Cuneo, oggi di Asti), terra di Langa al confine con l'Appennino ligure ed il Monferrato, nel 1881. Due anni dopo, in seguito alla morte della madre e a causa delle precarie condizioni economiche, tutta la famiglia si trasferisce a Torino, dove il padre aveva già vissuto in giovinezza. Nel 1904, compiuti gli studi classici, Augusto Monti si laurea in lettere e dopo una breve esperienza nell'istituto tecnico "Pacchiotti" di Giaveno, comincia ad insegnare nei ginnasi e nei licei di tutta Italia: Bosa, Chieri, Reggio Calabria, Sondrio. Profondamente impegnato nella battaglia per il rinnovamento della società e della scuola italiana, incontra personaggi quali Giustino Fortunato, Gaetano Salvemini, Giuseppe Lombardo Radice e collabora alle riviste più importanti dell'epoca ("La Voce", "Nuovi doveri", "Unità") scrivendo articoli di argomento didattico-educativo. Con la coerenza che fin dall'inizio ne contraddistingue la personalità, partecipa volontario alla Grande Guerra; fatto prigioniero dagli austriaci, trascorre due anni nei campi di Mauthausen e di Theresienstadt. Alla fine del conflitto, torna immediatamente in cattedra e nel gennaio del 1919 ottiene il trasferimento a Brescia. Giunge infine a Torino nel 1924, professore di italiano e latino presso il liceo classico Massimo D'Azeglio, dove insegnano fra gli altri Umberto Cosmo e Zino Zini: qui, fino alla metà degli anni trenta, diventa il maestro di una straordinaria generazione di allievi quali Cesare Pavese, Massimo Mila, Giulio Einaudi, Leone Ginzburg, Salvatore Luria, Giancarlo Pajetta, Franco Antonicelli, Vittorio Foa. In questo periodo stringe un'intensa amicizia con Piero Gobetti (l'allievo che si fa maestro.), che nel 1923 gli pubblica il primo libro, "Scuola classica e vita moderna"; nel frattempo, inizia a collaborare a "Rivoluzione liberale", al "Corriere della sera" ed al "Baretti", collaborazioni che cessano una dopo l'altra con l'avvento del fascismo. Nel tempo libero che gli lascia la scuola scrive intanto il suo capolavoro, quella "La storia di papà" e dell'Italia risorgimentale che, dopo una prima edizione uscita in tre parti dall'editore milanese Ceschina tra il 1928 e il 1935, sarà pubblicata da Einaudi nel 1947 con il titolo "Tradimento e fedeltà", per diventare poi definitivamente quindici anni più tardi "I Sanssossì" (Gli Spensierati). Intanto, nel 1936, viene arrestato e condannato dal Tribunale Speciale a cinque anni di carcere; rifiutatosi di firmare la domanda di grazia che gli avrebbe valso l'immediata scarcerazione, trascorre tre anni nei penitenziari di "Regina Coeli" e Civitavecchia. Nel 1939, in seguito all'amnistia generale, viene liberato e torna a Torino; qualche tempo dopo, però, è costretto a lasciare la città ed a rifugiarsi in campagna a causa delle perquisizioni intimidatorie cui viene sottoposto in più occasioni. Nel secondo dopoguerra si dedica a tempo pieno all'attività di scrittore e opinionista, collaborando alle pagine torinesi del quotidiano "L'Unità". Pubblica ancora due romanzi, "Ragazza 1924" e "Vietato pentirsi", e la sua autobiografia di professore, "I miei conti con la scuola", che in forma di bilancio traccia il quadro di un secolo di scuola italiana. Muore ottantacinquenne a Roma, nel 1966.

Edizione: edizione speciale (febbraio 1995)


ISBN: 9788866170181, 9788886771115