I codici liturgici di Castel Tirolo; con un CD-Rom contenente le riproduzioni del cod. CT60 e CT61

304 pagine. Brossura. cm 17 x 24. Collana: Monumenta Liturgiae et Cantus, 1. Commento dell'editore: Si inaugura con questo volume una collana di facsimili di codici e di edizioni storiche che hanno a che fare con il canto e con la liturgia. L'idea è quella di rendere fruibili a studenti, studiosi e appassionati, con una spesa modesta, insigni testimoni trascurati dalla ricerca e spesso totalmente dimenticati, con un corredo di essenziali notizie di contesto e con un indice dettagliato del contenuto. Una certa miopia culturale ha privilegiato alcuni ambiti di ricerca a scapito di altri, ma è sempre esistito anche un orientamento che ha di fatto ostracizzato alcuni punti di vista e alcune piste di ricerca. Nel campo del canto cristiano liturgico - il cosiddetto 'gregoriano' - ci sono ad esempio numerose e radicate parole d'ordine che hanno poco significato, come 'autentico' (aggettivo riservato al gregoriano dei secoli VIII e IX, sul quale si conosce pochissimo), 'decadenza' (sostantivo riservato ingiustamente a oltre mille anni di viva e vitale prassi di canto liturgico), 'restaurazione' (sostantivo che intende suggerire che ci sia stato un recente ritorno all'autenticità originaria delle melodie in base alla loro restituzione critica). […] Nel grande mare d'ignoranza rappresentato dalla storia della prassi liturgica e musicale dei piccoli e grandi centri europei (dal medioevo all'età moderna) abbiamo pensato di lanciare la fragile zatterina rappresentata da una collana che fa conoscere (e descrive e mette a disposizione di tutti) alcuni testimoni privilegiati di questa grande avventura cultuale e culturale che è la vita liturgica del canto sacro, senza nulla togliere a chi si occupa con competenza, passione e sano desiderio della verità dei testimoni di epoche più remote.