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Libri antichi e moderni

Guerin Meschino.

Antonio Cordani, Milano., 1902

120,00 €

Adige Studio Bibliografico

(Trento, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1902
Collana
Anno XXI (1902).
Editori
Antonio Cordani, Milano.

Descrizione

[224] p., 47 cm, tela con titoli oro. Condizioni : USATO - Stato : Evidenti segni d'uso e del tempo. I piatti presentano mancanze ai margini e una fenditura alla cerniera anteriore con conseguente distacco della metà superiore del dorso. Piccoli difetti marginali alle prime carte. Sguardia anteriore e prima carta staccati dal dorso. Piccole etichette con nominativo di precedente proprietario applicate alla prima carta di ogni numero. Altre note : Offriamo l'annata legata in volume completa di due supplementi in una piacevole legatura coeva. Ciascun numero è di 4 p. e ciascun supplemento di 8 p. Il primo supplemento si intitola: Guerin cappellino: supplemento al regolamento di igiene municipale nonché al N. 22 (1 giugno 1902); il secondo: Guerin indovino: supplemento pel Natale dell'anno 2002 al N. 51 (25 dicembre 1902) che contiene un curioso articolo intitolato: "La comedia dei partiti nel 2000 del prof. cav. uff. comm. Dante Alighieri". Il fortunato periodico nasce domenica 12 febbraio 1882 a Milano con il primo numero (numerato però 2) del settimanale. La prima edizione del n. 1 - dato per "esaurito" - non esiste; uscirà una "seconda edizione" del fantomatico numero uno solo più tardi: all'uscita di questa, il procuratore del re, cav. Marghiffone, citerà i redattori del giornale per la mancata presentazione della prima, stentando ad accettare l'affermazione che questa non fosse mai esistita (episodio cit. in Ristori). Fondatori: Carlo Borghi, Giovanni Pozza, Francesco Pozza, Guido Pisani, Luigi Filippo Bolaffio. Il pittore Tranquillo Cremona ne disegnerebbe, al tavolino di un caffè, la testata che diventerà celebre (cit. in Ristori). Il primo disegnatore del settimanale è il Conconi; seguono Amero Cagnoni, Aldo Mazza e infine Giovanni Manca. Famosissimo settimanale satirico con centinaia di vignette e caricature sul costume e sui politici. Straordinari gli illustratori che lo hanno reso noto ed importante (GIOVANNI MANCA, Mazza, Bisi, Bartoli, Baldo, Girus e tanti altri). Notevoli e spiritosi i vari scritti, che nascondevano sotto l'anonimato valenti letterati.
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