Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Libri antichi e moderni

(Voltaire)

Fragments sur l'Inde, sur le Général Lalli, et sur le Comte de Morangiès

s. e. (Cramer), 1773

550,00 €

Bosio Giovanni Studio Bibliografico

(Magliano Alpi, Italia)

Parla con il Libraio

Metodi di Pagamento

Dettagli

Anno di pubblicazione
1773
Luogo di stampa
s. l. (Genève)
Autore
(Voltaire)
Editori
s. e. (Cramer)
Soggetto
india, rari
Sovracoperta
No
Lingue
Francese
Copia autografata
No
Print on demand
No
Condizioni
Usato
Prima edizione
No

Descrizione

In 16° (cm 11,7 x 19,3), legatura piena pelle marmoreggiata coeva, titolo su tassello, fregi in oro al dorso, pp VIII, 184, impresa (di Barthélémy Chirol ad istanza di Gabriel Cramer) al frontespizio. Esemplare in buone condizioni. Destinati a porre rimedio all'ingiustizia dell'esecuzione del generale Lally, i 'Fragments' apparvero, nella prima versione di XX Articoli, verso la fine del mese di luglio 1773. Questa prima edizione di Ginevra, impressa da Barhélémy Chirol su richiesta di Gabriel Cramer, fu seguita da vicino dall'edizione di Parigi e da una edizione pirata di Londra. Nell'edizione delle 'Oeuvres complètes' di Kehl, il testo volterriano fu radicalmente alterato su autorizzazione di Condorcet, che implicato nell'affaire Lally', volle 'rettificare' gli 'errori' di Voltaire. Come nell'affaire Calas', Voltaire prese le difese di un individuo accusato ingiustamente, uscendo alla fine vittorioso dal confronto con il potere giudiziario. La critica volterriana della giustizia francese nell'opera, è la stessa che V. scaglia dai tempi del suo 'Commentaire sur le livre Des délits et des peines de Beccaria': processi segreti, giudizi vaghi, codice di leggi fatto apposta per precisare i delitti inesistenti. Inoltre V. approfitta del teatro della guerra in India per colmare la sua curiosità sulle civiltà orientali, soprattutto in vista della campagnacontro la religione giudeo-cristiana. L'India è secondo lui la più antica civiltà, ed è sintesi della grandezza e insieme del ridicolo della specie umana. Esemplari censiti in COPAC.