


Libri antichi e moderni
Famiglia Rame,LA BATTAGLIA DI PALESTRO,'99 I Quaderni del Battello Ebbro[teatro
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Dettagli
Descrizione
Famiglia Rame,LA BATTAGLIA DI PALESTRO.LA BATTAGLIA DI SOLFERINO E SAN MARTINO.I Quaderni del Battello Ebbro, Porretta Terme (BO) 1999,brossura, cm.10,5x16,5, pp.126,,saggi introduttivi di Roberto Leydi e Giovanni Moretti,alcune illustrazioni in bianco e nero eun disegno inedito di Dario Fo,Collana "I quaderni del teatro di animazione"-I copioni del "Premio Sarina",ISBN: 88-86861-27-3,peso: g.125
cod.3558
CONDIZIONI DEL LIBRO: come nuovo
«La pubblicazione di due copioni storici e risorgimentali (Labattaglia di Palestro e La battaglia di Solferino e San Martino)dal repertorio della Famiglia Rame - afferma Roberto Leydi nelsaggio introduttivo - può stimolare una più specifica riflessio-ne sulla collocazione di questi testi patriottici e risorgimentalinel teatro delle marionette e sul significato di queste rappre-sentazioni in un momento specifico della nostra vicendanazionale». I copioni di Domenico Razzetti e Pio Rame rappre-sentano un campione significativo di un genere che ebbegrande diffusione tra le compagnie di burattinai e marionettistitra Otto e Novecento, che ne fecero oggetto di veicolazionestorico-ideologica, in una incessante rielaborazionedrammaturgica.
Montebello, Palestra, Magenta, Melegnano, Solferino e SanMartino: ciò che avvenne in quei due soli mesi di maggio egiugno del 1859 scosse profondamente l’immaginario popo-lare. I racconti delle battaglie trovarono rapida diffusione daparte di innumerevoli divulgatori (marionettisti e burattinai,cantastorie, scrittori popolari), che ne amplificarono avveni-menti realmente accaduti (come le scorribande degli odiosiplufer del generale Gyulai), oppure frutto di germinazioneleggendaria (come, nel nostro caso, la storia dell’arrotino spiadegli austriaci).
Impareggiabile protagonista di questo avvicendarsi di storia emito, su queste pagine, è il Gianduja che, smascherandoinfiltrati, adescando vivandiere, ribaltando il senso stessodella realtà guerresca, riesce infine, come afferma GiovanniMoretti, a «creare quel ponte che unisce attori, marionette espettatori in una assemblea teatrale ricca di rimandi e gioiosanel consenso». Gianduja, appunto: Jean de lajoie.