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Libri antichi e moderni

Gerardo Fraccari

ERACLITO E LA CIVILTÀ MEDITERRANEA

BRESCI, 1981

17,99 € 19,99 €

Studio Maglione Maria Luisa

(Napoli, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1981
ISBN
9788871360553
Luogo di stampa
TORINO
Autore
Gerardo Fraccari
Pagine
126
Volumi
1
Collana
L'Età dell'Acquario
Editori
BRESCI
Formato
21 cm
Curatore
Edizione
Prima
Soggetto
Filosofia, Presocratici, Filosofia indiana, Teosofia, Eraclito, Natura, Logica, Dialettica, Filosofie comparate, Naturalismo
Prefatore
Traduttore
Illustratore
Descrizione
FONDO DI MAGAZZINO PARI AL NUOVO. LIEVI SEGNI DEL TEMPO. COPERTINA SCOLORITA. RARO.
Sovracoperta
No
Stato di conservazione
Come nuovo
Lingue
Italiano
Legatura
Brossura
Condizioni
Nuovo
Prima edizione

Descrizione

PREMESSA
Vi saranno nel presente lavoro, frequenti riferimenti alla filosofia orientale, indiana e cinese: riferimenti che potrebbero forse apparire posti a caso, ma che a me sembrano del tutto pertinenti, se si ammette la certo non infondata possibilità di una visione più organica ed universale della filosofia.

Si vuole quindi porre qui, più che altro attraverso una denuncia di sintomi e di conseguenze un invito a scandagli, anche la pretesa di dare inizio a un piano di lavoro che abbracci, con organica coerenza, quella civiltà, che, grosso modo, nelle sue varie articolazioni, potremmo anche definire col termine di «civiltà mediterranea», intesa questa anche come una sintesi euro-asiatica. Bando perciò a certi slogans quale «la luce viene dall'Oriente» o viceversa.
Dobbiamo piuttosto supporre che tra quegli antichi popoli o meglio nelle élites più rappresentative, vi fosse un modo di pensare, ma soprattutto di sentire e di vedere, che, col passar dei tempi, per un capovolgimento di prospettive spirituali, andò, nel complesso, indebolendosi nella mente umana e di conseguenza nel comune modo di vivere.

Ho preso come occasione Eraclito, per il suo suggestivo ed enigmatico fascino, purtuttavia sempre vitalisticamente vagheggiato nelle filosofia e cultura europea. Eraclito proprio per la sua pregnante e, direi, realistica nebulosità, quasi una atmosfera, è veramente uno spirito universale. Mi sono poi dilatato oltre, mostrando la connessione organica con gli altri Naturalisti, e, inevitabilmente, seguendo una mia prospettiva, che certo ha una sua impostazione logica, non potevo non ricollegarmi anche a Socrate e a Platone. E alla fine, arrivando ai nostri tempi, non potevo neppure evitare un capitolo su Hegel, la cui visione trova le sue radici più profonde, nella problematica eraclitea. E arrivo da ultimo, per brevissimi accenni, ai giorni nostri, in cui noi stiamo vivendo.

Gerardo (Dino) Fraccari (1909-1999), di formazione filosofo, per naturale predisposizione spirito visionario e comparatista, fu professore di filosofia nei licei milanesi, e al contempo saggista, conferenziere, traduttore. Debuttò con una monografia su Giordano Bruno e la traduzione dei racconti di Hoffmann (entrambi 1951), dedicandosi poi alla traduzione di Adler (1954) e allo studio di Jacob Böhme e dei mistici protestanti tedeschi (1964). Negli anni successivi seppe coniugare la sua audace lettura della filosofia presocratica con quella, ugualmente inusitata all'epoca, della sapienza cinese antica, taoista in particolare. Coronamento del suo lavoro in quest'ambito fu la monografia Eraclito e la civiltà mediterranea (1981). Una parte importante dei suoi scritti rimase inedita e per circostanze familiari sfortunate molti dei suoi lavori devono considerarsi dispersi.

Descrizione bibliografica
Titolo: Eraclito e la civiltà mediterranea
Autore: Gerardo Fraccari
Editore: Torino: Bresci, 1981
Lunghezza: 126 pagine; 21 cm
ISBN: 8871360559, 9788871360553
Collana: L'Età dell'Acquario
Soggetti: Filosofia antica, Filosofia greca, Presocratici, Saggi, Filosofia orientale, indiana, Paralleli, Teosofia, Civiltà mediterranea, Oriente, Eraclito, Naturalisti, Naturalismo, Socrate, Platone, Hegel, Civiltà greca, India, Asia, Magia, Natura, Logica, Universo, Divenire, Parmenide, Pitagora, Teologia, Dèi, Divinità, Linguaggio, Orfismo, Sofistica, Essere, Ragione, Panteismo, Matematica, Fisica, Culti, Libri Vintage Fuori catalogo, Aristotele, Pensiero, Frammenti, Armonia, Dialettica, Filosofie comparate, Occidente, Europa, Religioni, Atomismo, Ancient philosophy, Greek philosophy, Presocrats, Essays, Oriental, Indian, Parallel, Theosophy, Mediterranean civilization, Orient, Heraclitus, Naturalists, Naturalism, Socrates, Plato, Greek civilization, Magic, Nature, Logic, Universe, Becoming, Parmenides, Pythagoras, Theology, Gods, Divinity, Language, Orphism, Sophism, Being, Reason, Pantheism, Mathematics, Physics, Cults, Books out of print, Aristotle, Thought, Fragments, Harmony, Dialectic, Comparative Philosophies, West, Europe, Religions, Atomism, New Age, Bibliografia, Riferimento, Giorgio Colli, Markos Zafiropoulos, Carlo Mazzantini, Guido Calogero, Antonino Pagliaro, Vittorio Macchioro, Orfismo, Olof Gigon, Grecisti, Soulier, Brecht, Heraklit, Karl Joël, Tragedia greca, Mitologia, Hegel, Nietzsche, Zarathustra, Profezie, Bibliography, Reference, Greek Tragedy, Mythology, Prophecies

Premessa
Introduzione
I Capitolo
Eraclito e il Logos
Il carattere eminentemente polemico dei Naturalisti nasce dalla certezza di avere vissuto esperienze del tutto personali e fuori dalla norma. Il Logos ricevuto come rivelazione o penetrato con sguardo acuto attraverso le cose, pone Eraclito in contrasto con coloro che credono di potere spiegare su un piano logico il suo vero contenuto. Significato di Logos: non Ragione, ma in verità Raziocinio, prodotto dalla «presunzione»; piuttosto «linguaggio della Natura», ed anche «voce», «suono» della Natura: OM indiano. Duplice interpretazione degli Èbtea Epea kai erga (parole e azioni): l'aspetto semantico-filologico in Eraclito: riferimento alla «màyà umana» e alla «màyà divina» del Bhagavad Gita indiano.
II Capitolo
Eraclito e il Culto religioso
Equivocità del culto: culto aberrante (fine a sé stesso) e culto catartico (come mezzo): impostazione psicologica non ontologica. Psicofisicità dell'esperienza del divino. Eraclito e l'Orfismo: sentire-vedere-vivere e non sapere-conoscere (Teologia). L'esperienza mistica.
III Capitolo
Eraclito e il numero pitagorico
Che significato ha? Pitagora «mago» e pedagogo. Il numero è «magico»: il numero come ponte tra il «limitato» e l'«Illimitato»: «strumentalismo magico». Il mondo «respira». Tra il «divenire » di Eraclito e il «numero» pitagorico non vi è contrasto. Concetto di Armonia.
IV Capitolo
Divenire di Eraclito ed Essere di Parmenide
Contro il luogo comune che Eraclito è il filosofo del divenire e Parmenide il filosofo dell'Essere: diversità d'ambiente. Divenire eracliteo ed Essere di Parmenide sono due aspetti dello stesso problema: differente l'impostazione psicologica dei due filosofi. Rapporti tra Eraclito, Pitagora, Parmenide.
V Capitolo
Eraclito e il Naturalismo di fronte al binomio Socrate-Platone
L'ironia e l'anti-intellettualismo di Socrate lo pone più vicino ai Naturalisti che al «platonismo»? «Capovolgimento dei valori» col «platonismo»: il «conoscere e il sapere» al posto del « vedere e del sentire». Il numero «dimostrativo» al posto del numero «magico» di Pitagora.
VI Capitolo
È forse possibile dimenticare Hegel?
Troppo noti ed evidenti i rapporti tra Eraclito ed Hegel: lo stesso filone spirituale e lo stesso tentativo di «soluzione» li unisce. Contro il dualismo e contro l'«Isolamento» dell'individuo dalla Natura. Due tentativi di soluzione per reintegrarsi nella Natura: quello mistico-lirico-romantico nell'antichità con i Naturalisti in genere e nel nostro '800 con Schelling: quello razionale nell'antichità con il «platonismo», nel nostro '800 con la «dialettica» hegeliana. Se possiamo dire che il «platonismo» è fallito nelle sue mete ultime, non possiamo forse dire la stessa cosa per la «triadicità» hegeliana? anche se quest'ultima più promettente e più suggestiva della prima?
VII Capitolo
Appunti, ipotesi, suggerimenti, sui rapporti tra filosofia naturalistica occidentale e orientale
VIII Capitolo
Bibliografia
N.B.: Per i frammenti ho attinto al classico: Diels Hermann: «Die Fragmente der Vorsokratiker» 1922

LIBR. BIANCA 3