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Libri antichi e moderni

Sesto Properzio Paolo Fedeli )

Elegie Volume II ( Libri III-IV )

Fondazione Lorenzo Valla / Mondadori, 2022

60,00 €

De Bei Libraio

(Preganziol, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
2022
ISBN
9788804751762
Luogo di stampa
Milano
Pagine
488
Volumi
1
Editori
Fondazione Lorenzo Valla / Mondadori
Formato
210 x 140 Mm.
Curatore
Sesto Properzio Paolo Fedeli )
Edizione
prima edizione
Descrizione
nuovo
Descrizione
Rilegato
Stato di conservazione
Nuovo
Lingue
Italiano
Prima edizione

Descrizione

Elegie. Vol. 2: Libri III-IV Sesto Properzio Editore: Arnoldo Mondadori Editore, 2022 ISBN 10: 8804751762ISBN 13: 9788804751762 Nuovo - Rilegato Condizione: new EUR 60,00 Quantità: 1 Condizione: new. A cura di Fedeli P. Segrate, 2022; ril., pp. 488, cm 13,5x20,5. (Scrittori Greci e Latini). La fama delle Elegie di Properzio è legata all'immagine della loro destinataria, Cinzia, la donna dell'autore, che viene disegnata nei primi due libri: indifferente, «implacabile nel costringere lo spasimante a un duro seruitium », amante esagerata di trucchi e belletti, volubile e incostante, «insensibile nei confronti del poeta persino nei momenti di suo grave pericolo», pronta ad abbandonarlo per un nuovo, magari ricco, corteggiatore. In realtà, Cinzia è un personaggio letterario, che vive all'interno di una tradizione: «irreprensibile matrona», ma anche meretrice sfrenata, e infine docta puella che legge e giudica, «da imparziale critica letteraria», la poesia di Properzio, ed è capace di scrivere versi suoi «che rivaleggiano con quelli di Corinna». Cinzia è un tipo che il poeta trasforma in mito cangiante. Qualcosa, tuttavia, cambia negli ultimi due libri della raccolta, contenuti in questo volume. Alla fine del libro II, Properzio aveva annunciato la clamorosa rottura con Cinzia. Il libro III, quasi a segnalare la svolta, inizia con una solenne invocazione alle Muse e l'iscrizione della propria poesia alla scuola di Callimaco e di Filita. Immersi in un'aura sacrale, vediamo il poeta presentarsi ora come sacerdos e inuentor , «traduttore» in latino della tradizione greca mediante l'inserzione di «temi italici in un panorama che resta sostanzialmente ellenistico»: «Mani di Callimaco e sacri riti di Filita di Cos, / vi prego, lasciatemi entrare nel vostro boschetto! / Io per primo, sacerdote d'una fonte pura, / porto i mistici emblemi italici nelle danze greche». Basta però giungere sulla soglia del libro IV per assistere a un ulteriore cambiamento di tono e di poetica. «Canterò i riti, gli dèi, i nomi antichi dei luoghi», proclama Properzio nell'elegia che apre quel libro. Riconosciuto il magistero di Virgilio, egli muove ora verso la poesia eziologica, celebrativa dei primordi di Roma a esaltazione delle glorie augustee del presente. Così, le Elegie ampliano il loro registro, fondando un genere nuovo e una nuova poetica; diventano una silloge tutta originale di amore per una donna e di amore per Roma, le sue radici, la sua storia, la sua potenza Language : Latin and Italian translation - Coll. C1
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