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Libri antichi e moderni

Bernard Aikema,Laura Dal Prà,Giovanni Maria Fara E Claudio Salsi

Durer e gli Altri.Rinascimenti in riva all'Adige ( catalogo Esposione Trento Castello del Buonconsiglio ( 6 Luglio - 13 ottobre 2024 )

Castello del Buonconsiglio e Officina Libraria, 2024

45,00 €

De Bei Libraio

(Preganziol, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
2024
ISBN
9788833672779
Luogo di stampa
Trento e Milano
Autore
Bernard Aikema,Laura Dal Prà,Giovanni Maria Fara E Claudio Salsi
Pagine
472
Volumi
1
Editori
Castello del Buonconsiglio e Officina Libraria
Formato
280 x 230 mm.
Edizione
prima edizione
Descrizione
nuovo
Descrizione
Brossura
Stato di conservazione
Nuovo
Lingue
Italiano
Prima edizione

Descrizione

ÜRER E GLI ALTRI. RINASCIMENTI IN RIVA ALL'ADIGE Trento, Castello del Buonconsiglio 6 luglio - 13 ottobre 2024 | La mostra è aperta dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle ore 18, nel mese di agosto aperta anche nelle giornate di lunedì. Il passaggio di Albrecht Dürer in Trentino, avvenuto nel 1494/95, costituisce un episodio di grande rilevanza nella carriera del maestro norimberghese e nelle dinamiche dei rapporti artistici fra la Germania e l'Italia, lasciando tracce non indifferenti nella regione di Trento e nei territori dell'Adige. Johannes Cochlaeus nella sua Brevis Germaniae Descriptio rammentava nel 1512 da Norimberga che "Trento è la frontiera della Germania verso l'Italia, dove gli abitanti parlano la lingua italiana e la tedesca". Su questa frontiera, e sugli scambi artistici che ne sono nati durante il Rinascimento, il Castello del Buonconsiglio organizza una grande mostra per festeggiare il centenario della sua istituzione come museo (1924-2024), in ideale continuità con Il Gotico nelle Alpi. 1350-1450, la grande retrospettiva dedicata alla tarda età medievale realizzata nel 2002. La mostra si propone di visualizzare la presenza - fugace ma particolarmente significativa - di Dürer in Trentino con disegni, acquerelli, incisioni e dipinti, evidenziando inoltre come, e in quali modi l'arte di Dürer abbia stimolato gli artisti locali a trovare nuove forme espressive. Partendo dallo spettacolare "caso Dürer", il progetto intende infatti illustrare nei termini più ampi possibili le origini di quel Rinascimento originale, sui generis, che si sviluppa in Trentino tra 1470 e 1530/40. Tale stile nuovo, o meglio, l'insieme di tali nuovi stili (perché in realtà si tratta di linguaggi di un Rinascimento variegato e diffuso), si realizza in una pluralità di forme grazie a contatti molteplici, che spaziano dall'Italia settentrionale, alla Germania, ma anche alle Fiandre. Il Trentino è sempre stata una zona di transizione fra il mondo tedesco e quello italiano, con la valle d'Adige come grande e primaria via di comunicazione commerciale e culturale fra le regioni a Nord e a Sud delle Alpi. Allo stesso tempo, il Trentino e il Tirolo meridionale vantavano alcune sedi episcopali (Bressanone, Trento) e commerciali (Bolzano) che costituivano realtà urbane di prim'ordine. Per certi aspetti area periferica rispetto alla rete dei principali centri politici ed economici dell'Italia settentrionale e centrale, il Trentino, accoglieva però importanti nuclei urbani, che garantivano le condizioni per lo sviluppo di una sorta di laboratorio per innovative soluzioni artistiche in un'epoca - i decenni attorno al 1500 - di intensa trasformazione artistica e culturale che interessava tutta l'Europa. Ed è in questa doppia prospettiva che la mostra intende presentare le varie espressioni d'arte della regione, non in termini capillari ed esaustivi, ma tramite una serie di "casi" e momenti da noi ritenuti esemplari, che tengono conto delle diversità politiche, culturali ed artistiche proprie della regione. Un capitolo decisivo è inoltre quello legato al ruolo dell'imperatore Massimiliano I, sovrano per il quale Dürer prestò il suo servizio. Massimiliano si fece proclamare imperatore proprio il 4 febbraio 1508 a Trento (Choronatio Caesaris) con una sfarzosa cerimonia e il vescovo Neydeck volle che la circostanza fosse ricordata nelle portelle dell'organo di Santa Maria Maggiore dipinte da Falconetto. Sarà egualmente affrontato il tema relativo alla presenza di artisti tedeschi a Trento, come documenta più o meno nello stesso periodo la presenza del Crocifisso di Sisto Frey nel Duomo cittadino. Lo stesso grande principe vescovo Bernardo Cles (1485-1539), promotore della costruzione e decorazione del Magno Palazzo al Castello del Buonconsiglio, fu consigliere di Massimiliano I e poi membro della dieta imperiale di Carlo V, oltre che suo gran cancelliere. Language : Italian text
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