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Libri antichi e moderni

Raffaele Capozzoli, Giuseppe E. Sansone, Bruno Starita

DON CHISCIOTTE DELLA MANCIA RIDOTTO IN VERSI NAPOLETANI

Guida editori, 1998

26,99 € 29,99 €

Studio Maglione Maria Luisa

(Napoli, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1998
Luogo di stampa
Napoli
Autore
Raffaele Capozzoli
Pagine
194
Volumi
1
Collana
Fuori Collana
Editori
Guida editori
Formato
24 cm
Curatore
Giuseppe E. Sansone
Edizione
9788871882369
Soggetto
Prefatore
Descrizione
FONDO DI MAGAZZINO. LIEVI SEGNI DEL TEMPO. RARO.
Traduttore
Illustratore
Bruno Starita
Sovracoperta
Stato di conservazione
Come nuovo
Lingue
Italiano
Legatura
Rilegato
Print on demand
No
Condizioni
Nuovo
Prima edizione

Descrizione

I dieci canti del Don Chisciotte napoletano riscrivono alquanto liberamente le vicissitudini del ben più problematico cavaliere della Mancia. L'introduzione del curatore illustra sinteticamente il rapporto che Raffaele Capozzoli dovette presumibilmente intrattenere con quanti si erano già confrontati col capolavoro, per molti aspetti incompreso, del Cervantes. Di certo visionò una o più delle tre versioni poetiche precedenti la sua, ma non per trarne materiali da imitare. Infatti, rispetto ad esse, l'opera del Professore napoletano si rivela molto più brillante, dinamica e, comunque, impostata in una diversa prospettiva.

INTRODUZIONE.
Tra le non rarissime ingiustizie perpetrate dalla storia, soprattutto ai danni di chi, in letteratura, ha operato con scarsa eco e modesto richiamo, il nome di Raffaele Capozzoli potrebbe assumere addirittura valore emblematico. Nato ad Agnone (Isernia) nel 1825 da Giuseppe e da Caterina Strummiello, sposatosi a Napoli con Angela Martina, morì in questa capitale il 18 febbraio 1895. Fu professore titolare di matematica nella Regia Scuola Normale femminile di Napoli e, infatti, la prima delle sue quattro pubblicazioni in volume è un trattatello dal titolo Elementi di aritmetica teorico-pratica, edito dal Morano nel 1871. Ma subito dopo passa a ben altro ordine di presenze culturali, obbedendo al richiamo evidentemente più congeniale alla sua natura. Nel 1883 dà alle stampe presso lo stesso editore una plaquette dal titolo La guerra tra li surece e le granogne da Omero stravestute a la napoletana (ossia la Batracomiomachia), che è un adattamento in ottave. E nel 1889 pubblica, presso il ben noto libraio-editore Chiurazzi, una Grammatica del dialetto napoletano, volume di oltre duecento pagine commissionatogli dalla Accademia dei Filopàtridi. Il Capozzoli, infatti (che fu anche Cavaliere del Real Ordine della Corona d'Italia), era socio ordinario di questo cenacolo inteso ad illustrare vita e opere del dialetto napoletano, come si conviene a chi è amico della patria. Si legge nel Minieri Ricci che scopo di questa Accademia, fondata dall'Abate Galiani insieme a quattro suoi amici, il quale ne dà la prima notizia nel famosissimo Dialetto napoletano del 1779, era quello di coltivare il Dialetto Napoletano. Dopo breve vita e lungo oblio, l'istituzione fu richiamata in vita dall'editore, libraio e scrittore Luigi Chiurazzi, che redasse un nuovo statuto nel 1877. Qui è detto a chiare lettere che lo scopo del cenacolo è di studiare e d'illustrare le opere degli autori patrii di tutti i tempi; di comporre una grammatica; di fermare le regole dell'Ortografia, le quale trovansi incerte e vacillanti; e di cercare tutti i mezzi specialmente col teatro di moralizzare il popolo.

Fu certamente per via di una partecipazione attiva alla vita dell'Accademia che il professore di matematica si scoperse grammatico e scrittore, dando così spazio a una vocazione forse latente; e fu certo da questa condizione umana e culturale che germogliò quello che deve considerarsi il più importante, e anche affascinante, frutto della sua vena poetica, inventiva e vivace, ossia il Don Chisciotte della Mancia, capolavoro di Miguel de Cervantes Saavedra, passato dalla prosa al verso in sonanti ottave eroicomiche e rimasto non solo assai poco noto, ma anche ai nostri tempi del tutto ignoto, perfino agli specialisti. L'opera vide la luce presso il Chiurazzi in solo 250 copie nel 1891. Essa si compone di dieci canti in ottave toscane (dette anche ottave reali, ovvero a schema ABABABCC), per un totale di 4696 versi, e ogni inizio di canto si apre con una strofa riassuntiva intitolata Argomiento. Questo sistema fu applicato anche da altri traduttori italiani del capolavoro cervantino. ...

Descrizione bibliografica
Titolo: Don Chisciotte della Mancia ridotto in versi napoletani
Autore: Raffaele Capozzoli
Curatore: Giuseppe E. Sansone
Illustrazioni inedite di: Bruno Starita
Editore: Napoli: Alfredo Guida 1998
Lunghezza: 194 pagine; 24 cm; illustrato
ISBN: 8871882369, 9788871882369
Soggetti: Letteratura, Narrativa contemporanea di genere, Poesia, Poemi, Dialetto napoletano, Poesie dialettali, Poema cavalleresco, Parodie, Traduzioni, Ottocento, Avventura, Cavalieri, Dame, Guerrieri, Canti, Don Chisciotte, Sancho, Napoli, Collezionismo, Libri rari Vintage fuori catalogo, Chicche librarie, El Ingenioso Hidalgo Don Quijote de la Mancha, Romanzi, Spagna, Classici, Miguel de Cervantes Saavedra, Seicento, Siglo de Oro, Canone letterario spagnolo, Capolavori, Romanzo moderno, Genere picaresco, Romanzo epico-cavalleresco, Tirant lo Blanch, Amadís de Gaula, Alonso Chisciano, Sancio Panza, Personaggi, Aljamiado, Nobiltà, Romanzi cavallereschi, Scudiero, Cavaliere errante, Dulcinea del Toboso, Amore, don Alonso Quijano, Commedie, Mulini a vento, Giganti, Burattini, demoni, Greggi di pecore, Eserciti arabi, Avversari, Nemici immaginari, Battaglie, Folli gesta, Imperatore di Trebisonda, Ronzinante, Bucefalo, Siviglia, Canzoni di gesta, Eroismo, Idealismo, Don Quixote, Epica, Eroicomico, Traduzioni, Riduzioni in versi, Vita, Biografie, Racconti, Amadigi di Gaula, Bianca Luna, Asino, Oste, Osterie, Castelli, Duelli, Per ragazzi, Diavolo, Mulattiere, Pazzia, Follia, Spade, Incantatori, Gamaccio, Basilio, Diavolo, Damigelle, Principessa, Dama, Metrica, Adattamento, Apostolo Zeno, Caldara, Piccini, P. Generali, A. Mazzuccato, Siciliano, Giovanni Meli, Sanciu, Scizia, Matteo di Bevilacqua, Emanuele Nappi, Adattamenti italiani, Vincenzo Moreno, Nicola Limosino Torinese, Accademie fiorite napoletane, J. Givanel, M. Plaza Escudero, R.L. Grismer, Vernacolo, Lingua, Lorenzo Franciosini, M. De Riquer, Comico popolaresco, Farsa, Opera buffonesca sarcastica, Amore, Arme, Donne, Ispanismi, Dialetto, Giovanni Paisiello, Giovan Battista Laurenzi, Opera buffa napoletana, Ferdinando Galiani, Cavaliere dalla triste figura, Lingua napoletana, Bartolomeo Gamba, Note, Glossario, D'Ambra, Andreoli, D'Ascoli, Filopatridi, Ortografia, Accenti, Literature, Contemporary genre fiction, Poetry, Poems, Neapolitan dialect, Poems in dialect, Chivalrous poem, Parodies, Translations, Nineteenth century, Adventure, Knights, Ladies, Warriors, Songs, Naples, Collecting, Rare books out of print, Book goodies, Novels, Spain, Classics, Seventeenth Century, Spanish Literary Canon, Masterpieces, Modern Novel, Picaresque Genre, Epic Chivalric Novel, Characters, Nobility, Chivalric Novels, Squire, Errant Knight, Love, Comedies, Windmills, Giants, Puppets, Demons, Flocks of sheep, Arab armies, Adversaries, Imaginary enemies, Battles, Crazy deeds, Emperor of Trebizond, Rocinante, Seville, Songs of deeds, Heroism, Idealism, Epic, Heroic-comic, Translations, Reductions in verses, Life, Biographies, Tales, Moon, Donkey, Innkeeper, Taverns, Castles, Duels, For kids, Devil, Mule tracks, Madness, Madness, Swords, Charmers, Devil, Bridesmaids, Princess, Dame, Metric, Adaptation, Italian adaptations, Neapolitan flowery academies, Vernacular, Language, Popular comedian, Farce, Sarcastic comic opera, Love, Arms, Women, Hispanisms, Dialect, Neapolitan comic opera, Knight with sad figure, Neapolitan language, Notes, Glossary, Spelling, Accents