Documenti legali ed autentici inservienti di pubblico ragguaglio delle operazioni eseguitesi nell'estate dell'anno 1819 per la prima stagione delle escavazioni nel fiume Tevere dalla società denominata Impresa privilegiata tiberina.

In 4° (24,3x17,3 cm); 44 pp. Senza brossura ma non slegato. Prima rarissima pubblicazione, due soli esemplari censiti in ICCU, di questa descrizione della “Impresa privilegiata tiberina” dei lavori di escavazione nel Fiume Tevere con dati dettagliati dei reperti ritrovati e portati alla luce, dei punti dove sono stati eseguiti i sondaggi e del perché delle scelte di tali punti, delle difficoltà burocratiche e gli scontri legali con l’amministrazione pubblica per stabilire la proprietà e anche i macchinari innovativi caricati sulla nave “Medusa” per procedere nell’impresa archeologica. Dal testo “Calati i sommozzatori hano dichiarato, che poteva farsene l’estrazione senza fare avanzare la Macchina grande; ed in effetto dopo varie manovre avendolo fatto imbragare (si parla di un cippo romano) si è attaccato ad un Mulinello di poppa situato sulla Lancia, a trasportato in questa maniera fino alla riva dell’Arsenale per mezzo di una Capra armata sul lido, e con tiri corrispondenti si è pervenuto ad estrarlo, ed a situarlo sull’altra riva verso le ore 21., ove si riconobbe essere un’antica Macina di Lava Gabina”. A parte la mancanza della brossura esemplare in ottime condizioni di conservazione. Prima edizione, di questo primo fascicolo che restò poi anche l'unico pubblicato di notevole importanza e curiosità per la storia locale romana e per la storia dell'archeologia sottomarina del fiume Tevere.