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Libri antichi e moderni

GALILEI, Vincenzo.

Dialogo di Vincentio Galilei Nobile Fiorentino. Della Musica Antica et della Moderna.

Firenze, Marescotti, 1581, , 1581

16000,00 €

Pregliasco Libreria Antiquaria

(Torino, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1581
Luogo di stampa
Firenze
Autore
GALILEI, Vincenzo.
Editori
Firenze, Marescotti, 1581, 
Soggetto
Libri Antichi
Stato di conservazione
Buono
Legatura
Rilegato
Condizioni
Usato

Descrizione

>In folio, (mm 333x215), pp. (4), 149, (11 di tavole delle materie e ultima bianca); iniziali figurate, testatine, numerose incisioni n.t., la maggior parte in legno, alcune in rame, di cui 3 a piena pagina, 5 illustrazioni di lire antiche, copiosi diagrammi, tavole musicali e spartiti, 1 diagramma ripiegato applicato a p. 120. Legatura originale in pergamena floscia coeva, con unghie, titolo manoscritto al dorso. Titolo entro cornice figurata e impresa editoriale in fine. Prima edizione  di quest'opera del padre di Galileo in cui si parla per la prima volta degli Inni di Mosomede di Creta, vissuto a Roma sotto l'imperatore Adriano. Il Dialogo si svolge fra Giovanni Bardi, nobile mecenate, e Pietro Strozzi letterato fiorentino ed è tramite costui che l'A. espone le sue teorie per la formazione di una nuova musica, a una sola voce (monodia di impronta greca) accompagnata, che si contrapponesse alla polifonia allora in voga. L'opera si scontra infatti con i modelli matematici contemporanei di consonanza  e le posizioni dell'A. rispecchiano fedelmente quelle discusse intorno al 1580 dalla cosiddetta Cemerata fiorentina o de' Bardi (perchè promossa appunto dal Conte Giovanni de' Bardi), circolo di musicisti ed eruditi che, secondo lo spirito del Rinascimento, teorizzava una nuova musica partendo dallo studio dell'antica musica greca della tragedia.  
Nel 1588 Vincenzo fu attaccato per iscritto dal suo ex precettore, il noto teorico veneziano Gioseffo Zarlino (1517-1590), il cui nome compare sul frontespizio della seconda edizione del Dialogo con l'aggiunta, al titolo: "in sua difesa contro Ioseffo Zarlino". L'opera musicale di Vincenzo Galilei "prefigurava la subordinazione della matematica all'esperienza e la scoperta di leggi inattese attraverso l'osservazione ravvicinata che avrebbe distinto la scienza del XVII secolo dai suoi predecessori". (DSB). Carli-Favaro 1; Cinti 6 (first edition); RISM Écrits 344.
Umanista, compositore e teorico della musica, studiò a Venezia con Zarlino e visse prevalentemente a Firenze, ove fu accademico della Crusca. Della sua produzione ci restano 2 libri di madrigali, intavolature e altri pezzi per liuto; è andata perduta una musica sul testo del XXXIII canto dell'Inferno dantesco. Di grande importanza sono le opere teoriche,tra cui questo Dialogo della musica antica et della moderna (1581), ove il teorico non solo  traccia  i principi fondamentali del nuovo stile musicale che teorizza i principi estetici della Camerata fiorentina, ma espone con profilo umoristico le esagerazioni manieristiche compiute dai compositori, i madrigalismi, come l'uso di sincopi per un'animazione discorsiva o l'uso di "note nere", non perché siano praticate alterazioni cromatiche ma per la colorazione di parole poetiche che alludono a quella tinta.
Buon esemplare (lievi arrossature della carta, specie agli ultimi fogli, e forellino al margine superiore dell'ultimo foglio senza perdita di testo). Biographie universelle XVI, 331. CARLI-FAVARO 8. FETIS III, 384 . EITNER IV, 128. GRAESSE III,16. Honeyman Coll. IV, 1422. OLSCHKI, Choix, 10969 (cita 1 ed. 1581). POGGENDORF I, 831.
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