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Libri antichi e moderni

Patrizi, Francesco

Della nuova geometria libri XV

Vittorio Baldini,

9000,00 €

Pettini Antonio Libreria

(Roma, Italia)
Chiusi per ferie fino al 01 Settembre 2025.

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Dettagli

Luogo di stampa
Ferrara
Autore
Patrizi, Francesco
Editori
Vittorio Baldini
Soggetto
geometria geometry spazio space vuoto void fisica physics
Lingue
Italiano

Descrizione

In_8°, pp (4), 230, legatura in pergamena coeva, prima edizione In-4°, pp. [8], 227, [1, errata], Prima edizione molto rara dell’importante lavoro di Francesco Patrizi sul concetto di ‘spazio’. L'importanza di Patrizi nella storia della scienza si basa principalmente sulle sue idee molto originali sulla natura dello spazio, che hanno sorprendenti somiglianze con quelle sviluppate successivamente da Henry More e Isaac Newton. La sua posizione fu esposta per la prima volta in De Rerum Naturae Libri II Priores, alter de Spacio physico, alter de Spacio Mathematico (Ferrara, 1587) respingendo le dottrine aristoteliche dell'horror vacui e di un determinato ‘spazio’. Patrizi sosteneva che l’esistenza fisica del vuoto è possibile e che lo spazio è una precondizione necessaria di tutto ciò che esiste in esso. Lo spazio, per Patrizi, era "semplicemente la semplice capacità (aptitudo) di ricevere corpi e nient'altro". Non era più una categoria, come lo era per Aristotele, ma un ricettacolo indeterminato di portata infinita. La sua distinzione tra spazio "matematico" e "fisico" indica la strada verso successive teorie filosofiche e scientifiche. Il primato dello spazio (spazio) nel sistema di Patrizi è anche visto nella sua Della nuova geometria (Ferrara, 1587), la cui essenza è stata successivamente incorporata nella filosofia della Nova de universis. In esso Patrizi tentò di fondare un sistema di geometria in cui lo spazio fosse un concetto fondamentale, indefinito, che entrava nelle definizioni di base (punto, linea, angolo) del sistema. VERY RARE FIRST EDITION OF FRANCESCO PATRIZI'S IMPORTANT WORK ON THE CONCEPT OF 'SPACE'. Patrizi s importance in the history of science rests primarily on his highly original views concerning the nature of space, which have striking similarities to those later developed by Henry More and Isaac Newton. His position was first set out in De rerum naturae libri II priores, alter de spacio physico, alter de spacio mathematico (Ferrara, 1587) Rejecting the Aristotelian doctrines of horror vacui and of determinate "place," Patrizi argued that the physical existence of a void is possible and that space is a necessary precondition of all that exists in it. Space, for Patrizi, was "merely the simple capacity (aptitudo) for receiving bodies, and nothing else." It was no longer a category, as it was for Aristotle, but an indeterminate receptacle of infinite extent. His distinction between "mathematical" and "physical" space points the way toward later philosophical and scientific theories. The primacy of space (spazio) in Patrizi s system is also seen in his Della nuova geometria (Ferrara, 1587), the essence of which was later incorporated into the Nova de universis philosophia. In it Patrizi attempted to found a system of geometry in which space was a fundamental, undefined concept that entered into the basic definitions (point, line, angle) of the system.
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