Libri antichi e moderni
LUCREZIO CARO, Tito.
Della Natura delle Cose, libri sei, tradotti dal latino in italiano da Alessandro Marchetti. Dati nuovamente in luce da Francesco Gerbault.
In Amsterdamo (ma Paris), a spese dell''editore, MDCCLIV (1754),, 1754
3800,00 €
Pregliasco Libreria Antiquaria
(Torino, Italia)
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Dettagli
Descrizione
Elegante edizione illustrata da 2 frontespizi figurati e 2 antiporta incisi da Lemire su disegno di Eisen, sei tavole a piena pagina, 7 vignette e 5 finalini di varia grandezza alla fine dei libri secondo e terzo del primo volume, e alla fine dei libri quarto, quinto e sesto del secondo volume. Il tutto disegnato e inciso in rame dai grandi artisti del '700 francese del calibro di Eisen, Cochin, Le Lerrain, Aliamet, Lemire, Sornique, Tardieu.
Celebre e la più stimata traduzione italiana del sommo trattato filosofico in poesia del grande poeta latino (99-55 a.C.) ''De rerum natura''. Celebre e pregiatissima edizione di uno dei capolavori del libro ilustrato del XVIII secolo ("Les illustrations de ce livre sont fort belles.." - Cohen).
Esemplare ottimamente conservato, una trentina di fogli del volume I hanno lievi tracce di ossidazione (non arrossature). Piccolo timbro di appartenenza al margine inferiore dei due frontespizi figurati. Nicolas-Denis Derome fu il più raffinato rilegatore francese - e quindi nel mondo intero - della seconda metà del Settecento, quando fu chiamato a “rivestire” molti dei gioielli prodotti dall'arte tipografica francese, quando raggiunse livelli di eleganza grafica e illustrativa inimmaginabile nel resto d'Europa.
Cfr. French Decorative Bookbinding - 18th Century -Derome le jeune - dentelle à l'oiseau: ”It seems that almost every dentelle à l'oiseau is automatically attributed to him, rightly or wrongly. As stated on page 67 of a 1903 book by Leon Gruel Conférences sur la reliure et la dorure des livres... (1894-1895)”.
La famiglia Derome fu una delle più prolifiche legatorie del XVIII secolo. Nicolas-Denis (Derome le Jeune), è considerato il migliore, per aver creato una composizione di merletti in cui inserì un piccolo uccello con le ali spiegate, conosiuta come dentelle à l'oiseau..
Cohen-Ricci, 665-666.