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Libri antichi e moderni

Morardo Gaspare

Dell'emigrazione de' popoli nell'invasion de' nemici. Dissertazione di Gaspare Morardo Onegliese delle scuole Pie dottore collegiato e professore onorario di filosofia nell'Universita' di Torino.

Michel Angelo Morano (Stamperia Rossi), 1792

250,00 €

Coenobium Libreria

(Asti, Italia)
Chiusi per ferie fino al 28 Dicembre 2024.

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1792
Luogo di stampa
Torino (Mondov
Autore
Morardo Gaspare
Editori
Michel Angelo Morano (Stamperia Rossi)
Soggetto
filosofia, filosofia politica, religione, illuminismo, emigrazione

Descrizione

In 16, pp. (2b) + (6) + LVII + (1) + (2b). Vignetta xilogr. al fr. e testatina. Segni d'uso alle cerniere. Bella cartonat. coeva decorata di gusto remondiniano. Rara opera di Gaspare Morardo che segue e completa idealmente le precedenti 'L'uomo guidato dalla ragione', 'Filosofia militare' e 'Dei doveri delle milizie'. L'A. si domanda se in caso di incursione da parte dei nemici, un popolo debba abbandonare la propria patria: 'e certamente e' fanatismo, e temerita', non gia' coraggio e valore l'opporsi a forze sicuramente superiori.'; 'in tali circostanze anche i corpi di truppe piu' agguerrite, e i capitani piu' esperti se avvenga che non possano reggere o si salvano con la ritirata o non potendo cio' fare cedono al nemico con patti e condizioni, o rendonsi prigionieri di guerra. Questa e' la regola generale'. Tuttavia questa massima si scontra con i dettami della religione in base alla quale non si deve 'andar profughi e raminghi sopra la terra.' in quanto la religione stessa 'propone ad ogni linea calici di amarezze, croci, persecuzioni, affanni, poverta', patimenti, travagli'. Morardo tenta quindi di mediare fra le due diverse posizioni conciliando spirito cristiano e diritto all'autoconservazione ed esistenza. L'A., nato ad Oneglia nel 1741 e morto nel 1817, fu precettore di Maria Pellegrini Amoretti, una delle prime donne che si laurearono. Entro' nell'Ordine religioso degli Scolopi, si dedico' all'insegnamento, rivelando particolare adesione alle idee illuministiche orientandosi su posizioni vicine al giacobinismo subalpino. Note, infatti, erano le sue prediche 'filosofico-democratiche'. Proprio per questo i suoi dichiarati atteggiamenti a favore delle innovazioni democratiche gli causarono la necessita' di lasciare la religione. Scrisse infatti diverse opere anonime. Notevole anche la sua produzione in campo pedagogico sporattutto orientato all'istruzione della donna come 'La damigella istruita' (1787) e 'La riforma degli studi d'Italia'. Fu nominato dottore collegiato e professore di filosofia presso l'Universita' di Torino.
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