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Libri antichi e moderni

PHILOSTRATUS, Flavius.

De vita Apollonii Tyanei scriptor luculentus a Philippo Beroaldo castigatus.

S.n.t. (Contraffazione di Guillaume Huyon, Lione, 1506 c.),, 1506

3700,00 €

Pregliasco Libreria Antiquaria

(Torino, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1506
Luogo di stampa
Lione
Autore
PHILOSTRATUS, Flavius.
Pagine
pp.
Editori
S.n.t. (Contraffazione di Guillaume Huyon, Lione, 1506 c.),
Soggetto
Libri Antichi
Stato di conservazione
Buono
Legatura
Rilegato
Condizioni
Usato

Descrizione

>in-8 (162x90 mm), ff. 209 (manca l'ultimo bianco), bella legatura 800esca inglese in marocchino granata, triplice riquadro di filetti in oro ai piatti, titolo e ricchi fregi in oro al dorso, dentelle e tagli dorati. Rarissima contraffazione aldina: la prima traduzione latina dell'opera, di Alemanno Rinuccini, fu pubblicata insieme al "Contra Hieroclem" di Eusebio da Aldo in un vol. in-folio nel febbraio 1502; mentre Beroaldo ne curò un'edizione corretta a Bologna nel 1501 e nel 1505; questa contraffazione, se nel formato e nel carattere corsivo si può considerare aldina, riprende in effetti il testo di Beroaldo, compresa la dedica di questi ed un epigramma a lui dedicato in fine. Fu probabilmente l'editore lionese Barthélemy Trot il primo ad intuire le potenzialità commerciali dell'innovativo formato portatile ideato da Aldo; ed incaricò i tipografi Baldassare de Gabiano (astigiano) e Guillaume Huyon di produrre delle edizioni di classici latini ed italiani simili alle aldine nel formato e nel carattere. La ''Vita di Apollonio di Tiana'' è una biografia romanzata del filosofo neo-pitagorico del I sec., presentato da Filostrato (sofista ateniese del II-III sec. d.C., vissuto per lo più a Roma) come figura di sapiente, mago e taumaturgo, predicatore della religione pagana, quasi un Cristo del paganesimo. Ierocle, proconsole di Diocleziano in Bitinia, e persecutore dei Cristiani, si servì dell'opera di Filostrato per dimostrare che non solo i santi cristiani potevano fare dei miracoli; contro di lui si scagliò, il grande vescovo Eusebio di Cesarea. L'opera ha quindi anche notevole interesse per le implicazioni tra il pensiero filosofico-religioso ed il misticismo neopitagorico, così sentito durante l'Umanesimo ed il Rinascimento. Bellissimo esemplare, a grandi margini ed assai fresco; ex-libris "viti josephi maragioglio" al contropiatto anteriore ed altro in-fine, variante della stessa collezione con iniziali puntate: V.J.M.  Renouard 307.16. Ucla 758 (Guillaume Huyon). Baudrier vii, 15 (Balthazard de Gabiano).