De moribus ac ritibus gentium Libri III.

Omni rerum varietate referti iterum impressi. Pubblicato con: De rerum inventoribus Libri II. ijs maximË, quorum nulla mentio est apud Polidorum. Nunc primum in lucem editi, in quibus omnium scientiarum, omniumq; ferË rerum principium quoddam qu‡m brevissimË continetur. L'opera si apre con due lettere dedicatorie, l'indice dei tre libri ed il proemio. Il primo libro Ë dedicato alle abitudini sociali ed educative. Il secondo alle gerarchie legislative e giudiziarie con le relative condanne. Il terzo interamente dedicato alle milizie, guerre ed eserciti. Vengono confrontati tutti questi argomenti tra le diverse popolazioni. La seconda opera racchiude in breve l'intero sapere degli antichi. Nel primo libro: l'invenzione del papiro, filosofia, dialettica, retorica, fisica, erboristeria, medicina, matematica, aritmetica, geometria, astrologia, gnomonica, musica, teatro, commedia e satira, teologia antica, culto dei vari Dei, magia (oracoli, anime immortali, ecc.). Nel secondo libro: macchine militari, metalli per la costruzione di armi, flotte navali, tessitura, enologia, ecc. ecc. Al fondo dell'opera ampio indice manoscritto dell'epoca. Capilettera e finalini xilografati, legatura coeva in piena pergamena con laccetti di chiusura. Lieve gora all'angolo inferiore che non incide nell'ottimo stato di conservazione. Bella ed ordinata firma di appartenenza al frontespizio del primo volume. L'Autore, nato e morto a Ferrara, fu un grande storico dell'epoca. I suoi manoscritti si trovano alla Biblioteca Estense di Modena e all'Ariostea di Ferrara. Legatura in tutta pergamena coeva, laccetti di chiusura, pp. 2, 16, 207, 1 - 64, 6 - 38 di indice manoscritto, in 8∞ piccolo