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Libri antichi e moderni

Bianchini Jesurum Daniela

Dante giurista? Sondaggi nella Divina Commedia

Giappichelli (1 marzo 2014),

39,00 €

Pali s.r.l. Libreria

(Roma, Italia)

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Dettagli

Autore
Bianchini Jesurum Daniela
Editori
Giappichelli (1 marzo 2014)
Soggetto
Dante
Descrizione
S
Sovracoperta
No
Stato di conservazione
Come nuovo
Legatura
Brossura
Copia autografata
No
Prima edizione
No

Descrizione

8vo, br. ed. La storia di Dante - come poeta, come intellettuale e come uomo politico - si mostra agli occhi di chi la studia come una continua e speranzosa ricerca della giustizia e della pace fra gli uomini. Si tratta di un'idea di giustizia che affonda le sue radici negli insegnamenti evangelici, in quanto strettamente unita alla carit‡, ossia al punto pi˘ alto a cui arriva l'amore. Dal concetto di giustizia come nemica della cupidigia, Dante ha ricavato un concetto di diritto inteso essenzialmente come strumento per raggiungere il bene comune, come quel "rapporto reale e personale fra uomo e uomo che, mantenuto, mantiene la societ‡ umana, e corrotto, la corrompe". Diritto e giustizia, nel pensiero dell'Alighieri, sono naturalmente inscindibili ed entrambi sono manifestazione della volont‡ divina. Attraverso la Commedia, inoltre, il poeta pronuncia un'energica esortazione a ritrovare l'unit‡ e la carit‡, nel superamento delle divisioni, dei dissidi, dell'invidia e della sopraffazione. Nel volume, dopo una contestualizzazione storica e culturale della figura e dell'opera dantesca, si apre una riflessione sul tema della giustizia in rapporto al diritto, alla politica, alla religione e alla teologia, con lo scopo ultimo di spiegare e mettere in risalto il pensiero giuridico dell'Alighieri, pienamente comprensibile soltanto alla luce di un'analisi che tenga conto della profonda religiosit‡ e dell'autentica fede del poeta, come professata nel canto XXIV del Paradiso.
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