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Libri antichi e moderni

Marina D'Amato

CI SIAMO PERSI I BAMBINI. PERCHÉ L'INFANZIA SCOMPARE

LATERZA, 2014

19,79 € 21,99 €

Studio Maglione Maria Luisa

(Napoli, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
2014
ISBN
9788858110188
Luogo di stampa
ROMA, BARI
Autore
Marina D'Amato
Volumi
1
Collana
Volume 395 di Saggi tascabili Laterza
Editori
LATERZA
Formato
17 cm
Soggetto
Studi culturali, Educazione, Pedagogia, Psicologia, Infanzia, Bambini, Filosofia, Sociologia
Descrizione
BROSSURA
Sovracoperta
No
Stato di conservazione
Come nuovo
Lingue
Italiano
Legatura
Brossura
Prima edizione

Descrizione

DISPONIBILITÀ GARANTITA AL 99%; SPEDIZIONE ENTRO 12 ORE DALL'ORDINE. FONDO DI MAGAZZINO PARI AL NUOVO, LIEVI SEGNI DEL TEMPO. RARO.

Fanno le stesse cose degli adulti, si vestono come loro, guardano la tv, giocano con i videogiochi, navigano su internet, praticano gli stessi sport, parlano con un uguale numero di vocaboli, usano gli stessi gesti, hanno pochi giocattoli ma moltissimi gadget.

Sono i bambini dei nostri giorni, i bambini adulti, figli di adulti bambini. Più imparano, più rapidamente crescono, meno responsabilità hanno coloro che se ne dovrebbero prendere cura. Divorati dall'ansia, i genitori preferiscono delegare alla scuola, ai vecchi e nuovi media, alle tecnologie, all'associazionismo, il compito di accudire, crescere ed educare alla vita adulta.

Perché esistono i bambini ma è scomparsa l'infanzia? Come sono e come dovrebbero essere gli adulti che hanno il compito di farli diventare grandi? Genitori e figli fanno le stesse cose: guardano la tv, giocano con i videogiochi, navigano su Internet, si vestono, mangiano, parlano e interagiscono allo stesso modo, esprimendosi con gli stessi gesti e le stesse parole.

Si inventano, spiega ancora la sociologa, pochi giocattoli per i bambini ma moltissimi gadget per tutti e nei parchi giochi come Disneyland grandi e piccoli hanno gli stessi comportamenti e le stesse reazioni. Di fatto, la stessa età".

Sono i bambini dei nostri giorni i "bambini adulti, figli di adulti bambini". Più imparano, più rapidamente crescono e meno responsabilità hanno coloro che sene dovrebbero prendere cura.

Per Marina D'Amato, i genitori divorati dall'ansia "preferiscono delegare alla scuola, ai vecchi e nuovi media, alle tecnologie, all'associazionismo, il compito di accudire, crescere ed educare alla vita adulta. Così la sociologa spiega perché è scomparsa l'infanzia edonica "come sono e come dovrebbero essere gli adulti che hanno il compito di farli diventare grandi".

Indice
Prima di cominciare: Pollicino
Introduzione. Si sono persi i bambini. Perché?
1. I bambini sono sempre esistiti, l'infanzia no
Una presenza incerta
Un'assenza antica
2. Non sappiamo come pensarli
Idee di bambini
Diversi punti di vista
Rappresentazioni dell'infanzia in Occidente
Atteggiamenti e pratiche
3. Bambini adulti e adulti bambini
Genitori infantili e bambini adulti
Il mondo mentale del bambino
Genitori postmoderni
L'infanzia: una zona d'ombra
4. Sono sempre figli, e mai bambini e alunni
Piccoli re
Nuovi padri
Nuove madri
.e una peculiarità tutta italiana
Il bambino è un individuo
Molte educazioni
Insegnare ad insegnare/imparare ad imparare
5. Non si distinguono più dai grandi
Pubertà precoce .e perché vestono come gli adulti
6. Non giocano ma competono
Play o game?
I videogiochi
Piccoli campioni
7. Crescono con i media
Lo schermo: padre di tutti i mali?
Quali media e in che misura
Fatti e misfatti dei media
Democratizzazione delle conoscenze o digital divide?
Generazione touch screen
8. Sono sempre meno
Calo demografico
Cambiamenti della famiglia
Gli spazi del gioco
9. La preoccupazione come alibi dell'attenzione
Prima della nascita Le parole d'ordine: organizzare e delegare
Per finire: Peter Pan
Bibliografia

Descrizione bibliografica
Titolo: Ci siamo persi i bambini: Perché l'infanzia scompare
Autore: Marina D'Amato
Editore: Roma, Bari: Gius. Laterza & Figli, Marzo 2014
Lunghezza: 175 pagine; 17 cm
ISBN: 8858110188, 9788858110188; 8858112520, 9788858112526
Collana: Volume 395 di Saggi tascabili Laterza
Soggetti: Studi culturali e sociali, Libri universitari, Educazione, Pedagogia, Psicologia infantile, Infanzia, Bambini, Ragazzi, Bambino overscheduled, Impegni, Colpa, Genitori, Sistema, Crescita, Competizione, Gara, Sport, Ansie, Immaturità, The anxious parents, Peter Stearns, Filosofia, Teorie pedagogiche, Sociologia, Ruoli, Relazioni genitori-figli, Adulti, Attualità, Cultura, Costume, Didattica, Gioco, Tecnologia, Cellulare, Telefonino, Videogiochi, Tablet, Televisione, Computer, Nativi digitali, Gruppi, Dinamiche, Comportamento, Personalità, Disturbi psichici, Isolamento, Partecipazione, Attività all'aria aperta, Giocare, Alienazione, Iperattivi, Paul Auster, Sunset Park, Saggistica, Bibliografia, Riferimento, Libri Vintage fuori catalogo, J. Bruner, E. Claparède, Junk Food, Pubblicità, Influencer, Social Media, Comunicazione, Teleroi, Identificazione, Personaggi, Cartoni animati, Marvel, Disney, Romanzi, Favole, Fiabe, Peter Pan, Sviluppo intellettuale, Abilità, Disagio, Agonismo, Narcisismo, Aspettative, Scuola, John Dewey, Ovide Decroly, Jean Piaget, Maria Montessori, Aldo Agazzi, Durkheim, Paulo Freire, Michel Foucault, Sigmund Freud, George Gerbner, Husserl, Huizinga, Kant, Hobbes, Rousseau, Pensiero pedagogico moderno, Philippe Ariès, Padri e figli, Jean Lurçat, Marcel Mauss, McLuhan, Marx, Margaret Mead, Barbiana, Don Lorenzo Milani, Mitscherlich, Metodo, Autoritarismo, Personalismo, Emmanuel Mounier, Fanciullo, Linguaggio, Intelligenza, Karl Popper, Neil Postman, Antoine de Saint-Exupéry, Edward Sapir, Sherry Turkle, Henry Wallon, D. Winnicott, Sviluppo affettivo, Emilio, Psichiatria, Specchio, Alice nel paese delle meraviglie, Enfant, Individualismo, Capitalismo, Competenze, Voti, Filosofia, Wendy, Isola, Fantasia, Creatività, Immaginazione, Capitan Uncino, Deficit, Attenzione, Giocattoli, Differenze di genere, Genitorialità, Diversità, Appartenenza, Relazioni, Ambiente sociale, Minorenni, Moda, Famiglia, Igiene, Modelli, Viziati, Età, tre Anni, Vestiti, Abbigliamento, Marchi, Jean-Pierre Pozzi, Il tempo delle mele, Adolescenza, Cinema, Film, Miss Little Sunshine, Jonathan Dayton, Consumismo, Prodotti, Cibo, Pollicino, Gianni Rodari, Postmodernismo, Modernità, Orco, Mostri, Bruegel, Ragazzi, Diritti, Violenze, Abusi, Inclusività, Miti, Archetipi, Luoghi comuni, Madre, Protezione, Disciplina, Obbedienza, Patriarcato, Alunni, Maestri, Separazione, Abbandono, Interessi, Bisogni, Attività ludiche, Parchi, Cultural and social studies, University books, Education, Pedagogy, Child psychology, Infancy, Children, Boys, Commitments, Guilt, Parents, System, Growth, Competition, Competition, Anxieties, Immaturity, Philosophy, Pedagogical theories, Sociology, Roles, Parental relationships, Adults, Actuality, Culture, Customs, Didactic, Gaming, Technology, Mobile phone, Mobile phone, Videogames, Digital natives, Groups, Dynamics, Behavior, Personality, Mental disorders, Isolation, Participation, Outdoor activities, Playing, Alienation, Hyperactive, Non-fiction, Bibliography, Reference, Out of print rare books, Advertising, Communication, Teleheroes, Identification, Characters, Cartoons, Novels, Fairy tales, Fairy tales, Intellectual development, Skills, Uneasiness, Competitiveness, Narcissism, Expectations, School, Modern pedagogical thought, Fathers and sons, Method, Authoritarianism, Personalism, Child, Language, Intelligence, Affective development, Emilio, Psychiatry, Mirrors o, Alice in Wonderland, Individualism, Capitalism, Skills, Grades, Philosophy, Island, Fantasy, Creativity, Imagination, Captain Hook, Attention, Toys, Gender Differences, Parenthood, Diversity, Belonging, Relationships, Social environment, Minors, Fashion, Family, Hygiene, Models, Spoiled, Age, Three Years, Clothes, Clothing, Brands, Apple Time, Adolescence, Competing, Consumerism, Products, Food, Tom Thumb, Postmodernism, Modernity, Ogre, Monsters, Boys, Rights, Violence, Abuse, Inclusiveness, Myths, Archetypes, Commonplaces, Mother, Protection, Discipline, Obedience, Patriarchy, Pupils, Teachers, Separation, Abandonment, Interests, Needs, Playful activities, Parks

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