


Libri antichi e moderni
Cervellati,ALL'ERTA UMBILICHI SACRI!,1967 Bologna[storia locale,tortellini
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Dettagli
Descrizione
Alessandro Cervellati,
ALL'ERTA UMBILICHI SACRI!
Composizione e stampa eseguite nella Sez. Arti Grafiche
dell’Istituto Aldini-Valeriani, Bologna Novembre 1967,
brossura, 24x17 cm., pp.78,
illustrazioni a 1 colore dell’Autore,
collana SAGGI DI COSTUME BOLOGNESE,
peso: g.210
CONDIZIONI DEL LIBRO: buone,
strappetto senza mancanze alla copertina,
copertina e pagine un po' "ondulate"
dal testo introduttivo:
In un articolo, firmato Rudello ( Luigi M. Personé) « Forse anche
Dante mangiò i buoni tortellini di Bologna », pubblicato su « Il Gaz-
zettino » di Venezia l'11 febbraio 1961, l'eminente scrittore sottoli-
neava, fra l'altro, la particolare atmosfera creatasi in questi ultimi
tempi a proposito della paternità del tortellino; dicendo: « Si sapeva
della secchia rapita, per cui baruffarono Bologna e Modena, e il
cavalier Alessandro Tassoni ne trasse motivo per i suoi versi giocosi,
ma era sfuggito, almeno a noi, che in un articolo pubblicato lo scorso
anno su un periodico milanese, intitolato « Infuria in Emilia la
guerra del tortellino », si insinuassero dubbi sull'origine bolognese
del gustoso prodotto. Pare che Modena si facesse avanti accampando
qualche ragione di precedenza ».
Dopo Modena altre città dell'Emilia e Romagna hanno avanzato
motivi di paternità con pretesti simili a quelli di Modena. Or bene
io non intendo polemizzare su questa capricciosa pretesa. Da epoche
immemorabili, attraverso storie e leggende — e anche quest’ultime
divengono storia nella loro pertinace ripetizione — Bologna è nota
quale creatrice del tortellino, né vi sono dubbi in proposito: vorrei
dire solo che questo volersi accaparrare la paternità del tortellino
serve solo a fare l'elogio del capolavoro gastronomico bolognese.
In questo volumetto, Alessandro Cervellati ha raccolto tutto ciò
che la tradizione ha trasmesso, per un paio di secoli e più, sul nostro
« umbilico sacro » come si è voluto recentemente definire il tortel-
lino per la sua affinità estetica con un particolare dettaglio dello
splendore fìsico di Venere o di altre figure femminili mitiche o
profane.
Non intendo quindi aggiungere parola su un argomento mai
proposto od azzardato da alcuno prima d'adesso; ma se è vero,
come dice il Manzoni, che « gli ultimi argomenti d’un’opinione bat-
tuta dall'evidenza sono sempre curiosi a sapersi », mi permetto solo
di avvertire che certe iniziative sono del tutto paragonabili a quella
del personaggio che raccatta e fa propria la selvaggina colpita
da un altro.
Per la Dotta Confraternita del Tortellino
IL GRAN PREVOSTO
Giovanni Poggi