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Libri antichi e moderni

Leopardi, Giacomo

Canti di Giacomo Leopardi. Edizione corretta, e notabilmente accresciuta

nella Stamperia Piatti,, 1836

1500,00 €

Pontremoli srl Libreria Antiquaria

(MILANO, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1836
Luogo di stampa
Firenze,
Autore
Leopardi, Giacomo
Pagine
pp. 180; all’occhiello «Opere | di | Giacomo Leopardi | vol. 1».
Editori
nella Stamperia Piatti,
Formato
fascicolazione in 12°,
Soggetto
Poesia Italiana dell' 800
Descrizione
legatura coeva in mezza pelle con titoli e fregi oro al dorso, angolini in pergamena, piatti marmorizzati,

Descrizione

LIBRO Rara terza edizione, non autorizzata dall’autore e basata sulla seconda napoletana dell’anno precedente. Esemplare con fioriture sparse per nulla deturpanti Lo storico editore fiorentino del Leopardi procura questa edizione a stretto seguire della Starita, emendando gli errata-corrige e aggiungendo in fine le «Note» ricavate dalla propria «Canti» 1831. La presenza dell’occhietto «Opere vol. 1» apparenta strettamente l’edizione al progetto Starita, tant’è che spesso in letteratura si usa riferirsi alla Piatti ’36 come a una «contraffazione». Il frontespizio risulta tuttavia diverso, con la data esplicitamente all’anno successivo e il titolo che rinuncia al celebre «. e unica approvata dall’autore .» stampato nell’edizione napoletana. Si tratta dunque, più semplicemente, di un classico caso di edizione ottocentesca non autorizzata e procurata in altro Stato, al sicuro da qualsivoglia ripercussione legale. Anche questa edizione, come la precedente — quella sì! — contraffazione, non riveste importanza filologica ed è quindi stata largamente ignorata dagli studiosi — mentre da un suo più attento studio ne potrebbe senz’altro giovare non solo la storia della ricezione leopardiana, ma anche la complessa storia dell’editoria nel primo Ottocento italiano. Bibl.: Mazzatinti e Menghini, Bibliografia leopardiana, n. 681; Catalogo del fondo leopardiano, n. 108

Edizione: rara terza edizione, non autorizzata dall’autore e basata sulla seconda napoletana dell’anno precedente.