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Libri antichi e moderni

Autografo Jamar 14 Piero Gigli Futurismo Dattiloscritto con Note e Correzioni

90,00 €

Grandangolo di Salvarani Paolo e c. sas Libreria

(Modena, Italia)

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Dettagli

Soggetto
Autografi - Varie - Futurismo - Prodotti
Lingue
Italiano

Descrizione

Dattiloscritto con note e correzioni autografe, Jamar 14" (Pseudonimo di Piero Gigli) Finale Emilia (Modena) 1897 - Ivi 1987 Dattiloscritto con note e correzioni autografe S. d.; documento dattiloscritto su carta con varie note e correzioni autografe di Piero Gigli, noto con lo pseudonimo futurista di "Jamar 14"; testo disposto ad entrambi i lati. Firma dattiloscritta al termine del testo. Cm 27,5x20. Condizioni di conservazione Esemplare in buone condizioni con tracce d'uso, pieghe di conservazione; parte inf. con una leggera traccia di piega; un paio di piccole lievissime macchiette. Il Gigli fu autore di varie importanti tavole parolibere (celebre la tavola parolibera "Milano") e di alcune belle composizioni di parole in libertà. Interventista e ardito di guerra, conobbe Marinetti nell'Ospedale di Udine. Compone per la rivista "Italia Futurista" ed entra, a Milano, nel gruppo "Italia Nuova"; scrisse anche su "Dinamo" e "Bleu", rivista quest'ultima del Dadaismo Italiano. Dattiloscritto molto interessante: la prima parte (quella riquadrata) è una breve biografia di Giacomo Balla; nella seconda è spiegata la provenienza del dono (una stampa da uno zinco di G. Balla) che il Circolo d'Arte di Finale Emilia diede ai propri Soci. Gigli qui ripercorre gli anni del suo periodo futurista: "[.] Conobbi Balla a Roma nel 1918 e diventammo amici. Conservo di lui tre cartoline postali dove i saluti affettuosi diventano arabeschi, calcolati svolazzi e invenzioni grafiche. Ricordo il suo studio, i suoi modi scattanti, la genialità delle sue affermazioni [.] Narra poi di come entrò in possesso dello zinco - matrice della stampa: "Avendo diretto con Massimo Bontempelli una rivistina di guerra 'Il Montello' (1918) [.] fui incaricato di comporre un numero unico. Fra le tante adesioni ebbi anche quella di Balla che autorizzò Marinetti a cedermi il disegno [.] Il numero unico non vide mai la luce e l'incisione è rimasta nelle mie mani. [.]". SC03.D10500 N "