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Libri antichi e moderni

Pino Prati

ALPI TRIDENTINE Dolomiti di Brenta. PRATI Pino CAI 1926 Società degli alpinisti

Cai, 1926

150,00 €

D'Antrassi Scripta Operandi Studio Bibliografico

(Bologna, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1926
Autore
Pino Prati
Editori
Cai
Sovracoperta
No
Stato di conservazione
Molto buono
Legatura
Rilegato
Condizioni
Usato

Descrizione

Rilegato in elegante tela verde, titoli in oro. 5 carine, 17 illustrazioni e 31 schizzi. Famosa guida con numerose fotografie, schizzi e piante a colori e ripiegate, timbro privato d'epoca all'occhietto. Copia completa di tutte le carte comprese quelle in tasca a fine volume spesso mancanti. Pino Prati riveste un ruolo importante nella storia dell’alpinismo dolomitico non tanto per le salite che effettuò, quanto per l’apporto culturale e per ciò che, ancora oggi, simboleggia. Tra 1912 e 1919 risiedette ad Innsbruck, dove il padre si era trasferito per lavoro. Sui monti tirolesi compì le prime escursioni, fedelmente annotate sul diario, ma fu ai Bindesi, la celebre palestra di roccia trentina, che sviluppò la sua tecnica di arrampicata. Laureatosi al Politecnico di Torino, nel 1926 effettuò la prima salita della parete sud-ovest della Brenta Bassa (Dolomiti di Brenta) assieme a Giuseppe Bianchi, l’anno seguente salì lo Spigolo sud della Brenta Alta (Dolomiti di Brenta) con Luigi Miori. Per la sua attività alpinistica venne accolto nel Club alpino accademico italiano. Affascinato dalle idee di Paul Preuss, volle seguirne le tracce sul Campanile Basso, nel 1923 con Giovanni Bertotti e Giuseppe Grisenti salì la cima, in seguito ripeté la salita altre sei volte; nel 1927 con Giuseppe Bianchi tentò di ripetere la Via Preuss, ma entrambi gli alpinisti caddero perdendo la vita. Prati ebbe il merito di far conoscere in Italia la letteratura alpinistica tedesca e compilò la prima guida alpinistica completa alle Dolomiti di Brenta. Gli scritti di Domenico Rudatis e i ritratti eseguiti dall’artista Dario Wolf contribuirono alla fama postuma del giovane alpinista, al quale venne dedicato un rifugio alpino della Società degli alpinisti tridentini vicino alla città di Trento, sul monte Marzola. La sorella Maria “Mimi” (Innsbruck 1899 – Trento 2001) fu tra le prime alpiniste trentine, nel 1926 scalò il Campanile Basso con il fratello Pino.

Bibliografia: Pino Prati – Dolomiti di Brenta, Trento, SAT, 1926, 318 pp. ; Raffaello Prati – Pino Prati: 1902-1927, Trento, SAT, 1958, 43 pp. ; Marco Benedetti, Riccardo Decarli – Campanile Basso, Madonna di Campiglio-Andalo (TN), Azienda di promozione turistica, 1999, 84 pp. ; Pino Prati, Claudio Ambrosi (cur.) – Ricordi alpini, Trento, Società degli alpinisti tridentini. Biblioteca della montagna, 2006, 179 pp.
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