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Autografi

THAON DI REVEL Paolo –

Lettera dattiloscritta con firma autografa indirizzata al deputato Nicolò Castellino, datata ‘Roma 11 aprile 1932’.

70,00 €

COLONNESE Studio Bibliografico di Vladimiro Colonnese

(Napoli, Italia)

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Dettagli

Autore
THAON DI REVEL Paolo –
Soggetto
Paolo Thaon di Revel-Autografi-Nicolò Castellino

Descrizione

Dattiloscritto a inchiostro nero. Firma a inchiostro marrone, sulla rara carta intestata «Il Grande Ammiraglio». Dimensioni: mm 260×190. Pieghe di archiviazione, ma in buone condizioni di conservazione. Non comune. Lettera di ringraziamento per aver ricevuto in omaggio dal Castellino il suo ultimo libro “Il lavoro nei Porti”: «[…] mi torna particolarmente gradito per la simpatica rievocazione del tempo trascorso insieme sul mare […]». Paolo Thaon di Revel, all’anagrafe Paolo Camillo Margherita Giuseppe Maria [Torino 1859-Roma 1948). Ammiraglio e politico italiano, nel 1924 fu insignito del titolo di (primo) Duca del Mare e successivamente promosso Grande Ammiraglio, l’unico nella storia della Marina italiana, rimanendo in tal modo in servizio a vita con un proprio ufficio al ministero. Fu presidente della Società geografica italiana dal 1921 al 1923. All’avvento del fascismo, assunse la carica di ministro della Marina, che mantenne fino al 1925. Sostenne il potenziamento dell’aviazione navale, l’impiego dei treni armati, la creazione dei moderni fanti di marina e dei MAS. Nicolò Castellino, [Genova 1893-Roma 1953]. Si trasferì con la famiglia a Napoli, ove il padre era stato chiamato a dirigere la cattedra di clinica medica. Iscrittosi alla facoltà di medicina e chirurgia dell’università di Napoli nel 1910, fu allievo di A. Cardarelli. Scoppiata la prima guerra mondiale si arruolò volontario. Tornato a Napoli conseguì la docenza in patologia medica e in medicina del lavoro. Svolse anche un ruolo di primo piano nella lotta politica napoletana, fu nominato segretario della federazione del PNF di Napoli e fu Deputato per due legislature. Nel 1931 pubblicò Il lavoro nei porti, Milano A. Cordani, pref. di G. Ciano. Alla metà degli anni Trenta il C. alternò l’attività di deputato e di scienziato con quella di uomo d’affari, amministratore di società operanti in settori diversi e molteplici, che andavano dall’editoria (Giornale d’Italia, Nuova Antologia, Casa editrice Demetria), al traffico immobiliare (Società italiana per imprese fondiarie), al ramo assicurativo (Riunione adriatica di sicurtà) e agli stabilimenti termali (Terme di Agnano). Gli incarichi ricoperti in queste aziende gli consentirono, nel 1934, di entrare nella giunta esecutiva centrale della Confederazione generale fascista dell’industria italiana, quindi di assumere la presidenza della Federazione nazionale fascista editori di giornali ed agenzie di stampa (28 sett. 1934), infine di essere nominato membro della Corporazione della carta e della stampa in rappresentanza delle industrie editoriali giornalistiche (8 nov. 1934), e nel 1935 componente del consiglio ’direttivo dell’Ente nazionale per la cellulosa.
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