Dettagli
Soggetto
Ugo Barni-Autografi-Nicolò Castellino
Descrizione
Manoscritta a inchiostro marrone in chiara grafia, al recto-verso su carta forte, intestata «Confederazione nazionale fascista della gente del mare e dell’aria», venti righi oltre la data e la firma. Dimensioni: mm 217×167. Pieghe di archiviazione, ma in buone condizioni di conservazione. Il presidente Barni ringrazia l’amico Castellino per aver ricevuto in omaggio il suo ultimo libro “Il lavoro nei Porti” e accenna ad una prossima recensione del volume sul quindicinale “Il popolo marinaro”, organo ufficiale della Confederazione. Non comune. «Caro Castellino di ritorno dal porto di Amburgo ho trovato nella cassetta della Camera la tua bella pubblicazione […] Da una prima sommaria sfogliata non mi sembri che meriti la tua auto-denigrazione, tuttaltro! Ti sarò più preciso e ne farò largo cenno sul nostro ‘Popolo Marinaro’». <BR>Ugo Barni [Firenze 1890-?] Sindacalista di formazione socialista, vecchio compagno di Mussolini. Deputato (1929-1939), nel 1931 fu eletto Presidente della Confederazione nazionale fascista della gente del mare e dell’aria (1931-1933). Nicolò Castellino, [Genova 1893-Roma 1953]. Si trasferì con la famiglia a Napoli, ove il padre era stato chiamato a dirigere la cattedra di clinica medica. Iscrittosi alla facoltà di medicina e chirurgia dell’università di Napoli nel 1910, fu allievo di A. Cardarelli. Scoppiata la prima guerra mondiale si arruolò volontario. Tornato a Napoli conseguì la docenza in patologia medica e in medicina del lavoro. Svolse anche un ruolo di primo piano nella lotta politica napoletana, fu nominato segretario della federazione del PNF di Napoli e fu Deputato per due legislature. Nel 1931 pubblicò Il lavoro nei porti, Milano A. Cordani, pref. di G. Ciano. Alla metà degli anni Trenta il C. alternò l’attività di deputato e di scienziato con quella di uomo d’affari, amministratore di società operanti in settori diversi e molteplici, che andavano dall’editoria (Giornale d’Italia, Nuova Antologia, Casa editrice Demetria), al traffico immobiliare (Società italiana per imprese fondiarie), al ramo assicurativo (Riunione adriatica di sicurtà) e agli stabilimenti termali (Terme di Agnano). Gli incarichi ricoperti in queste aziende gli consentirono, nel 1934, di entrare nella giunta esecutiva centrale della Confederazione generale fascista dell’industria italiana, quindi di assumere la presidenza della Federazione nazionale fascista editori di giornali ed agenzie di stampa (28 sett. 1934), infine di essere nominato membro della Corporazione della carta e della stampa in rappresentanza delle industrie editoriali giornalistiche (8 nov. 1934), e nel 1935 componente del consiglio ’direttivo dell’Ente nazionale per la cellulosa.