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Descrizione
Frammento di pagina (mm 177×150) multifirma di “liber amicorum” manoscritto a inchiostro grigio “carta da zucchero”. Al verso firma autografa di Gustavo Salvini “20/1/1914” e di Leo Orlandini “marzo 1914”, entrambe a inchiostro marrone. Tina Di Lorenzo, pseudonimo di Concettina Di Lorenzo [Torino 1872 – Milano 1930), è stata un’attrice teatrale italiana. A 13 anni, formatasi nelle arti drammatiche a Napoli, intraprese la carriera di attrice con il nome d’arte di Tina Di Lorenzo. Il successo le arrise nel 1888, al Teatro Rossini di Napoli, nel corso della rappresentazione del Ruit hora di Francesco Proto, duca di Maddaloni, dopo la quale la stampa decantò le sue grandi doti di attrice. Possedeva una rara bellezza, voce melodiosa e modi da gran signora nonostante la giovane età: si meritò da parte dei suoi adoratori il soprannome di “Angelicata”. Fu consacrata come astro nascente dell’arte drammatica ed in breve divenne una delle attrici più ricercate e contese dalle compagnie primari. Svolse numerose tournée all’estero, soprattutto nell’America Latina. Grazie al suo talento e alla sua bellezza, in Argentina fu soprannominata Encantadora. Nel 1901 sposò il cugino Armando Falconi, attore anche lui, ebbero un figlio Dino. Tina Di Lorenzo fece parte di numerose compagnie, dallo Stabile del Teatro Manzoni di Milano (dal 1912 al 1914) dove fu primadonna, alla compagnia di Francesco Pasta e Enrico Reinach a quella di Flavio Andò, mietendo una straordinaria e ininterrotta serie di successi. Partecipò ad una sola pellicola cinematografica, sempre assieme al marito, nel 1915: si trattava de La scintilla di Eleuterio Rodolfi. Si ritirò a vita privata negli anni tra il 1918 ed il 1920, tornando in scena una sola volta, nel 1926, al teatro Drammatico Nazionale di Roma. Morì prematuramente a Milano nel 1930. Gustavo Salvini [Livorno 1859 – Marina di Pisa 1930] è stato un attore italiano di cinema e teatro. Figlio d’arte – era nato dall’attore Tommaso Salvini e dall’attrice Clementina Cazzola – prese giovanissimo la via del palcoscenico recitando anche a fianco del padre e divenendo a sua volta un attore di grande livello. Si fece apprezzare per la modernità della sua recitazione e fu un aperto fautore del teatro all’aperto. Fu capocomico di una prestigiosa Compagnia che ebbe, nel 1905-1906, tra le sue attrici una giovanissima Paola Pezzaglia, con la quale si spinse in tournée fino in Egitto. Si cimentò con i grandi classici (Sofocle, Shakespeare, Alfieri). Fu attivo anche nel cinema, prendendo parte ad alcune pellicole come Il romanzo di un giovane povero di Amleto Palermi del 1920 e La bottega dell’antiquario di Mario Corsi del 1921. Nel 1906 a Ravenna entrò nella “loggia massonica Dante Alighieri” per divenire successivamente Maestro nella “loggia Centrale” di Palermo. Fratello dello scultore e direttore della gipsoteca di Firenze, Mario Salvini. Fu padre dell’attore e direttore del doppiaggio Sandro Salvini, nonché zio del regista Guido Salvini. Leo Orlandini, stimato attore teatrale. Recitò con Virgilio Talli, Emma e Irma Gramatica, Oreste Calabresi, Vittorio Zampieri, Ruggero Ruggeri. Fece Compagnia con Tina Bondi, con Eleonora Duse e con Bella Starace.